Protagonista indiscusso della scena italiana a partire dagli anni Sessanta, Franco Farina torna sotto i riflettori della “sua” Ferrara, grazie alla mostra-omaggio alla sua vasta collezione di opere. Un progetto prossimo all'apertura, nel Padiglione d’Arte Contemporanea della città estense.
C’è stato un tempo, non troppo distante, in cui Ferrara ha brillato tra le mete più ambite del contemporaneo in Italia (e non solo), affermandosi come uno dei luoghi più effervescenti e aperti al nuovo – al pari di centri assai più noti su scala internazionale. Siamo alla fine degli anni Sessanta e a trainare le imprese di quella “rinascita” era allora Franco Farina, uomo di ingegno e di grande cultura, per un trentennio alla guida del Palazzo dei Diamanti e della Civica Galleria di Arte Moderna della città estense.
A raccontare la vitalità e il brulicare di iniziative di quell’epoca è oggi la mostra La collezione Farina. Arte e Avanguardia a Ferrara 1963-1993. Pronto a fare il suo debutto al Padiglione d’Arte Contemporanea il 21 dicembre, il progetto porta sotto i riflettori un’articolata selezione di opere d’arte accumulate in vita dello storico direttore, grazie alle amicizie, alla collaborazione e allo stretto contatto umano instaurato con nomi tra i più rilevanti dell’arte del suo tempo.
Donata al Comune di Ferrara e alle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, la collezione trova oggi nuova luce, seppur in forma ridotta, all’interno di un tragitto espositivo finemente ragionato. Curata da Maria Luisa Pacelli, Ada Patrizia Fiorillo, Chiara Vorrasi, Lorenza Roversi e Massimo Marchetti – e aperta al pubblico fino al prossimo 15 marzo –, la rassegna presenta una selezione di opere di quegli anni, insieme alla documentazione di alcune tra le mostre più importanti portate a compimento da Farina durante il suo mandato al Palazzo dei Diamanti.
Dai dipinti di maestri come Carlo Carrà, Giorgio de Chirico e Filippo de Pisis, alle correnti più sperimentali del secondo Novecento – dallo Spazialismo di Lucio Fontana alla pittura informale di Emilio Vedova, dal New Dada di Rauschenberg alla Pop Art di Mimmo Rotella e Mario Schifano. Disposti in ordine cronologico, e affiancati da una preziosa collezione di manifesti, video, fotografie e lettere autografe, i lavori mettono in risalto il valore artistico dei pezzi in mostra, omaggiando nel migliore dei modi l’eredità culturale e umana lasciata da Farina alla città di Ferrara e all’Italia del presente.
[Immagine in apertura: Franco Farina davanti a Palazzo dei Diamanti © foto Marco Caselli Nirmal]