Ludovico Carracci come non l’avete mai visto, a Piacenza
Il Museo della Cattedrale di Piacenza ospita un omaggio a Ludovico Carracci, che qui trascorse alcuni anni nel Seicento per realizzare gli affreschi del duomo. La rassegna apre le porte di luoghi fino a ora inaccessibili, per ammirare al meglio le pitture del maestro bolognese.
Continuerà fino al 6 gennaio l’omaggio di Piacenza a Ludovico Carracci, l’artista bolognese che nei primi del Seicento si trasferì in città per dedicarsi agli affreschi del duomo. Una serie di iniziative vuole oggi testimoniare l’attività del pittore, sottolineando le influenze che il suo operato ebbe sulla comunità artistica locale.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Ospitato all’interno di Kronos – Museo della Cattedrale, Ludovico Carracci a Piacenza. L’arte della controriforma si propone come un percorso ravvicinato con le pitture dell’artista, attraverso l’apertura di aree della chiesa fino a ora chiuse al pubblico. Curata da Manuel Ferrari e Susanna Pighi, la rassegna prevede in particolare la possibilità di accedere alle tribune alte dell’edificio – rese agibili per ammirare gli affreschi compiuti tra il 1605 e il 1609 – e al salone del Palazzo Vescovile – per osservare gli affreschi staccati dal ciclo e qui collocati dopo i restauri di fine Ottocento.
A rendere il percorso ancor più esclusivo l’esposizione della tela San Martino che dona il mantello a un povero, fino a oggi nascosta al pubblico e ora oggetto di un nuovo allestimento alla portata dei visitatori. Documenti originali sull’attività del Carracci, visite guidate e apparati didattici faranno da contorno per tutta la durata del progetto, illustrando al meglio il lavoro del pittore e la ricaduta che il suo operato ebbe sul contesto artistico dell’area piacentina.
[Immagine in apertura: Foto di Valentina Rimondi – Courtesy Rete Musei della Diocesi di Piacenza-Bobbio]