Una mostra sui tesori etruschi e romani al Museo Archeologico di San Gimignano

8 Dicembre 2019


Ha dell’eccezionale il ritrovamento avvenuto nel 2010 sulle alture della Torraccia di Chiusi (nel territorio di San Gimignano), dove, durante i lavori di ristrutturazione di un edificio privato, venne portata alla luce una statuetta in bronzo alta 64 centimetri. Scoperta nel sottosuolo in posizione prona, la scultura raffigurava un giovane togato nel gesto di offrire. Una postura non troppo diversa da quella di un altro capolavoro dell’antichità, l’Ombra della Sera di Volterra, e che lasciò sospettare la presenza di un’area sacra d’epoca etrusca intorno alla zona interessata.

A partire da quella prima scoperta, i lavori continuarono infatti riportando in superficie elementi affini: un altare in pietra e oggetti votivi tra i quali monete, materiali in bronzo, vasi vegetali e unguentari – destinati a possibili attività di culto legate all’acqua e alla terra, e risalenti a un arco di tempo dal III secolo a.C. al II secolo d.C.

LA MOSTRA

La storia e i risultati di questa straordinaria campagna di scavi sono attualmente in mostra presso il Museo Archeologico di San Gimignano. È qui che, fino al prossimo 31 maggio, andrà in scena Hinthial. L’Ombra di San Gimignano. L’Offerente e i reperti rituali etruschi e romani.

Curata da Enrico Maria Giuffrè e Jacopo Tabolli, la mostra porta per la prima volta al pubblico la statuetta in bronzo – ribattezzata Ombra di San Gimignano – e l’insieme dei corredi ritrovati attorno a essa. Attraverso uno straordinario percorso espositivo, arricchito da pannelli esplicativi e apposite didascalie, il pubblico viene così trasportato nelle meraviglie del mondo etrusco e romano, e nel valore sacro nascosto dietro ognuno di questi straordinari reperti. Un progetto che racconta il passato glorioso del territorio toscano.

[Immagine in apertura: Denario in argento, zecca di Roma, 44 a.C.]