Al Palazzo Roncale di Rovigo è in corso la mostra che descrive le influenze del manga sulla nostra cultura. Al centro della rassegna il fumetto francese “Radiant”, esempio di equilibrio fra tradizione occidentale e gusto nipponico.
Era la fine dell’Ottocento quando l’Europa si lasciò conquistare dal gusto giapponese: i nuovi commerci con l’oriente e il conseguente contatto con lo stile nipponico diedero allora inizio a una vera e propria “mania”. Oltre un secolo dopo, un secondo “vento” soffia dal Sol Levante sul “vecchio continente”. È il vento del manga, il genere di fumetto arrivato in Europa alla fine degli anni Sessanta e diventato, oggi, presenza costante sul nostro mercato.
Ad analizzare questo fenomeno editoriale è ora una nuova mostra dal titolo Radiant. Venti d’Oriente nel manga europeo, in corso fino al 26 gennaio al Palazzo Roncale di Rovigo. Curata da Matteo Stefanelli, la rassegna offre al pubblico numerose tavole originali, illustrazioni, studi di colorazione e bozzetti di Radiant, la serie a fumetti creata dal francese Tony Valente, prodotto a partire dal 2013 e pubblicata in Italia da J-Pop.
Incentrato sulle storie di un giovane eroe chiamato a combattere contro una pletora di creature cadute dal cielo, il libro è considerato uno degli esempi più lampanti di equilibrio tra stilemi del disegno occidentale e pulsioni orientali. Una commistione culturale premiata persino nel Paese del Sol Levante – con la recente pubblicazione del fumetto in Giappone e il beneplacito di mostri sacri dell’arte manga come Yūsuke Murata e Hiro Mashima.
Incluso nel programma dell’esposizione Giapponismo. Venti d’Oriente nell’arte europea, il progetto si presenta come una ricognizione approfondita sul fenomeno Radiant, per capirne la genesi e i possibili sviluppi, ma soprattutto per comprendere come il gusto per questo genere di letteratura sia ormai diventato parte dominante anche nella nostra cultura.
[Immagine in apertura: una delle copertine di Radiant di Tony Valente, dettaglio]