Realizzato nel 1969, e pubblicato la prima volta solo nel 2014, “Tre per un topo” di Toti Scialoja torna in libreria per Quodlibet. Un vero e proprio libro d'artista, pensato per l'infanzia (ma non solo). Una lettura ideale durante queste giornate natalizie.
“Quanto è languida l’anguilla mentre scivola nel fango, la saliva le scintilla come quando balla il tango”. Sono tante e tutte di una bellezza cristallina le filastrocche scritte e disegnate in vita da Toti Scialoja, artista astrattista ma anche apprezzato scenografo e poeta della Roma del secondo Novecento.
A dar nuova luce a una delle sue opere in versi più note è oggi la casa editrice Quodlibet, che torna in libreria con una ristampa d’eccezione. Si tratta di Tre per un topo, il libro di filastrocche per l’infanzia (ma non solo) scritto e disegnato da Scialoja nel lontano 1969.
Pensato originariamente in regalo alle nipotine Barbara e Alice, il volume raccoglie centoventi pagine tra disegni e filastrocche di grande efficacia espressiva. Disposti sul foglio in orizzontale, verticale, obliquo e senza un ordine apparentemente preciso, ognuno dei brevi componimenti racconta le vicende di topolini, ranocchie, zanzare, ma anche di trichechi, orsi e ippopotami: uno “zoo” immaginario, descritto attraverso l’uso di rime ricche di figure retoriche e giochi di parole che vi faranno sognare.
A rendere la raccolta ancora più fantasiosa, una serie di illustrazioni realizzate a corredo delle singole poesie: disegni dal tratto essenziale, colorati a pastello e penne a biro. Un mondo semplice e puro nel quale vi invitiamo a immergervi, qualunque sia la vostra età.
[Immagine in apertura: Una illustrazione di Toti Scialoja per il libro Tre per un topo (Quodlibet, 2019)]