Le grandi illustratrici italiane raccontate in un nuovo libro

7 Gennaio 2020

Paola Pallottino, Le figure per dirlo, Treccani 2019, dettaglio della cover

È un viaggio visivo affascinante quello appena portato sugli scaffali da Treccani. Un volume storico e critico che pone per la prima volta l’attenzione sugli sviluppi femminili nel mondo dell’illustrazione, portando ad esempio una serie di autrici che, nel corso dei secoli, hanno contribuito a emancipare il ruolo della donna nel campo del disegno e della grafica d’arte.

Splendidamente curato da Paola Pallottino, Le figure per dirlo – questo il titolo del libro (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) – esordisce con una prima panoramica sulla nascita dell’illustrazione femminile, esaminando l’opera delle ‘decoratrici’ attive in Italia nel Seicento. A partire dalla tessitura e dal ricamo di arazzi e paramenti sacri, il ruolo della donna inizierà via via a slegarsi dai limiti di una condizione minoritaria imposta dal sistema, adottando alcune strategie: l’attivismo e l’autoaffermazione ‘contro’ l’universo maschile o, in alternativa, l’accettazione consapevole di un ruolo marginale, defilato e poco appariscente.

LE PROTAGONISTE

Entrambe le direzioni sono qui analizzate con esperienza e acume tecnico, sottolineando i nomi e mostrando le opere delle illustratrici che più di tutte, con il passare del tempo, animarono il dibattito intorno al senso del disegno nel mondo delle donne – tra le altre, Marina Battigelli, Vittoria Morelli e Bice Bonamico.

A occupare la parte più dinamica e interessante del racconto è però certamente l’indagine relativa al secolo scorso, grazie agli sviluppi artistici paralleli alle importanti conquiste sociali sulla via dell’emancipazione. È negli ultimi decenni che il coraggio e l’ostinazione di molte illustratrici comincia infatti a palesarsi attraverso immagini ribelli e di grande originalità, aprendo le porte a strade visuali sempre più personali, libere e autonome.