Sculture dal “sottosuolo”. La mostra di Antonio Marras a Mondovì

2 Gennaio 2020

Mondovì_Antonio Marras © daniela zedda7837

L’ultima mostra di Antonio Marras nasce da un confronto con Fëdor Dostoevskij. Un richiamo, quello allo scrittore russo, evidente sin dal titolo del progetto: Memorie dal sottosuolo…: un percorso site specific tra sculture, installazioni e ambientazioni disseminate su tutto il primo piano del Museo della Ceramica di Mondovì.

UN CONFRONTO CON IL MUSEO

Ma di quali “memorie” e di quale “sottosuolo” ci parla l’artista? Come il protagonista del libro di Dostoevskij si aggira nei meandri del suo pensiero tortuoso, divagando insicuro tra i limiti della condizione umana, così lo scultore ha indagato per mesi i sottoscala e i depositi polverosi del museo in provincia di Como.

È qui che Marras ha visionato lavori di autori che lo hanno preceduto, memorie di un tempo che non è il suo, fogli, forme e stampi degli archivi che ha riutilizzato a sua volta, dando vita a una nuova e personale collezione di oggetti frutto del confronto con l’ignoto. Il risultato è un progetto che guarda alla ceramica come uno strumento di indagine sul mondo e sulla storia. Una rassegna a cura di Francesca Alfano Miglietti, aperta al pubblico fino al prossimo 15 marzo.

[Immagine in apertura:  © Daniela Zedda]