Beirut, Milano, Lisbona, Parigi, Berlino, Shanghai. Sono tante, uguali e differenti, le città immortalate da Gabriele Basilico. Il lavoro del celebre fotografo è in mostra a Roma, nell'ambito di una grande retrospettiva sul paesaggio urbano.
La ricerca fotografica di Gabriele Basilico è stata, sin dagli esordi, guidata da un costante bisogno di documentare i cambiamenti della città, indagando, all’interno delle sue metamorfosi continue, il senso più profondo del contatto tra l’uomo e il paesaggio urbano. Una ricerca condotta per oltre mezzo secolo e riassunta oggi all’interno di un nuovo, ambizioso, progetto espositivo appena inaugurato nella Capitale.
Stiamo parlando di Gabriele Basilico. Metropoli: una densissima raccolta di immagini prodotte dall’artista nel corso della sua carriera e allestite negli ambienti del Palazzo delle Esposizioni di Roma. Selezionate da Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia – curatori del progetto –, le 250 fotografie in mostra elaborano il tema della città. Alla base della rassegna, una serie di quesiti sul rapporto tra essere umano e contesto ambientale: qual è il senso dell’abitare? Quali sono le forze che spingono la città a mutare, e come l’uomo si relaziona alle – necessarie, dolorose, a volte addirittura ostili – trasformazioni urbane?
Diviso in cinque capitoli, il percorso espositivo abbraccia la complessità di questa ricerca, attraverso un ampio numero di immagini in bianco e nero, a colori e in diversi formati. Dal ciclo di fotografie dedicate alle fabbriche di Milano alla fine degli anni Settanta alle Sezioni del paesaggio italiano – la serie del 1996 realizzata in collaborazione con Stefano Boeri. E poi ancora le campagne fotografiche dedicate alla città di Beirut prima e dopo la guerra degli anni Novanta, fino alle metropoli dell’Italia e del pianeta – da Palermo a Shanghai, da Mosca a Rio de Janeiro a Roma.
I temi del paesaggio antropizzato, della stratificazione urbana, della marginalità e delle periferie fanno capolino in ognuno di questi lavori, offrendo nel complesso un quadro precisissimo, sia dal punto tecnico che poetico, sul valore dell’architettura e sulla sua anima “umanistica”. A completare la rassegna – aperta fino al 13 aprile – anche un’ampia biografia illustrata, con testi, immagini e video sul percorso artistico e professionale dell’autore.
[Immagine in apertura: Gabriele Basilico, Rio de Janeiro, 2011. © Archivio Gabriele Basilico]