L’ascesa delle donne in architettura: la storia di Tatiana Bilbao

25 Gennaio 2020

The Architect's Studio - Tatiana Bilbao Estudio Description: Installation View Arkitekturens Værksteder - Tatiana Bilbao 18.10.2019 - 05.04.2020 Photo: Poul Buchard / Brøndum & Co.

In quale modo le idee diventano forme e, quindi, spazi da vivere? Prova a rispondere a tale quesito il Louisiana Museum of Modern Art, non lontano da Copenaghen, che da qualche tempo ha avviato il ciclo espositivo The Architect’s Studio. Il terzo appuntamento della serie si concentra sull’architetta messicana Tatiana Bilbao, una progettista per molti versi “distante” dalle tendenze che attraversano la disciplina in questi anni. Lo dimostra, ad esempio, la recente dichiarazione in cui ha annunciato di aver escluso dal suo studio i render: in tempi in cui le visualizzazioni digitali degli edifici sono sempre più diffuse e ammalianti, Bilbao ha annunciato di rifiutarsi di produrne per gli interventi in corso. Piuttosto sono i collage, ha spiegato, ad aiutarla a sviluppare la sua architettura.

Classe 1972, Bilbao guida lo studio che porta il suo nome con sede a Città del Messico. Etichette e “marchi formali” risultano difficilmente associabili alla sua produzione, poiché si misura con una pluralità di scale, materiali e programmi funzionali. Profonda è l’attenzione verso le peculiarità dei luoghi di interventi e verso gli esseri umani; stretta e proficua la collaborazione con artisti, biologi, scrittori e altri architetti.

LA MOSTRA

Aperta fino al 5 aprile prossimo, la monografica danese chiarisce il metodo di lavoro del Tatiana Bilbao Estudio, presentando una selezione di progetti in tre sezioni tematiche: Landscapes; Curiosities; Places. Disegni, modelli, campioni di materiali e, naturalmente, collage compongono il percorso espositivo, dimostrando l’importanza del disegno manuale e del lavoro nel “mondo fisico” di questa realtà, ormai nota a livello internazionale.

Tra i progetti in mostra si segnala il giardino botanico di Culiacán, alla cui trasformazione in museo all’aperto hanno contribuito attivamente 35 artisti. Si tratta anche di una delle opere di Bilbao presentate nel film prodotto da Louisiana Channel, proiettato in questa occasione. Il successivo appuntamento espositivo del museo danese, attualmente sede anche di Hot Pink Turquoise, accenderà i riflettori sulla progettista indiana Anupama Kundoo. Anche lei “fuori dal coro”, rivolge l’attenzione verso una delle risorse più scarse nella nostra vita: il tempo, che lei considera come “una risorsa dimenticata nell’architettura“.

[Immagine in apertura: The Architect’s Studio ‒ Tatiana Bilbao Estudio. Installation View Arkitekturens Værksteder ‒ Tatiana Bilbao 18.10.2019 – 05.04.2020. Photo Poul Buchard / Brøndum & Co.]