A Forlì il mito di Ulisse rivive attraverso l’arte

16 Febbraio 2020

Waterhouse_Sirena_Royal-Academy-of-Arts.

Accade talvolta che sia sufficiente un’unica parola per generare un’autentica “esplosione” di immagini, memorie, visioni. È quanto avviene, c’è da scommetterci, pronunciando il nome di Ulisse, protagonista nella narrazione omerica di una serie di avventure dopo la Guerra di Troia, lungo la “strada” verso la natia Itaca.

Una figura di indiscussa fortuna, approdata ai giorni nostri dalla cultura classica mantenendo salda la sua aura di fascino, la carica di audacia e la capacità di anticipare stati d’animo propri di ogni essere umano, indipendentemente dalle categorie di tempo e spazio. L’indiscussa “attualità” del personaggio omerico è una delle ragioni alla base della nuova mostra dei Musei San Domenico di Forlì: stiamo parlando di Ulisse. L’arte e il mito, visitabile fino al 21 giugno 2020.

IL MITO DI ULISSE DA DANTE A KUBRICK

Articolata in sedici sezioni, la rassegna ripercorre la storia dall’arte — dall’archeologia fino al Novecento — alla ricerca delle tracce di Ulisse, soggetto che “ha guidato” la mano e la mente di pittori, scultori, scrittori, cineasti e altri artisti ancora. Da oltre tremila anni, infatti, la sua vicenda e la sua peculiare condizione di personaggio in bilico tra mito e storia si sono tramutate in una “materia malleabile”,ispiratrice di illimitate analisi e interpretazioni.

A documentare questa “speciale condizione” è la pluralità di opere in mostra: ben 250 i pezzi esposti a Forlì, concessi per l’occasione anche da musei come gli Uffizi di Firenze, l’Ermitage di San Pietroburgo e la Royal Academy di Londra. L’itinerario di visita si tramuta a sua volta in un viaggio nell’arte, tra generi ed epoche: da una delle più antiche imbarcazioni del mondo, la nave greca rinvenuta sui fondali di Gela, si approda a un’opera di videoarte di Bill Viola, passando per testimonianze archeologiche, ceramiche, opere grafiche, dipinti e lavori di Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Leoncillo, Gustav Klimt, tra gli altri.

***AGGIORNAMENTO***

In seguito alla chiusura per effetto della diffusione del Coronavirus, la mostra è stata eccezionalmente prorogata al 31 ottobre.

[Immagine in apertura: John W. Waterhouse, Sirena, 1900, olio su tela. Londra, Royal Academy of Arts]