Ha aperto i battenti pochi giorni fa l’attesa mostra dedicata dal Museo di Belle Arti (MSK) di Gent a Jan van Eyck, nell’anno in cui le Fiandre ricordano il suo fondamentale apporto alla storia pittorica internazionale.
L’attesa è finalmente giunta al termine per gli appassionati di Jan van Eyck, emblema della tradizione pittorica fiamminga. Il Museo di Belle Arti (MSK) di Gent ha alzato il sipario sulla mostra Van Eyck. An optical revolution, che fino al 30 aprile 2020 accompagnerà il pubblico alla scoperta di un artista rivoluzionario, capace di valorizzare la tecnica a olio come strumento per ottenere eccezionali soluzioni luministiche.
La rassegna ‒ evento di punta del denso calendario di appuntamenti targati OMG! Van Eyck was here, diffusi nella città di Gent, nonché capitolo conclusivo di Flemish Masters 2018-2020, che celebra, oltre a Jan van Eyck, maestri del calibro di Rubens e Bruegel il Vecchio ‒ riunisce oltre la metà della ventina di disegni e dipinti di Jan van Eyck giunti fino a noi, accostati a interventi della sua bottega, a copie dei capolavori ormai perduti e a un altro centinaio di opere. Il risultato è un focus espositivo che descrive l’importante ruolo giocato dall’artista nelle vicende creative della sua epoca e non solo.
Emblema dell’eccezionale approccio al mezzo pittorico da parte di Jan van Eyck sono gli otto pannelli del Polittico dell’Agnello Mistico, cuore pulsante della mostra. Sottoposto a un recente restauro, dal mese di ottobre il polittico farà ritorno nella Cattedrale di San Bavone ‒ Sint-Baafs nel nuovo Visitors’ Centre, ma prima delizierà il pubblico del Museo di Belle Arti, che potrà ammirare da vicino i colori e gli splendidi dettagli dei pannelli esterni, riportati alla loro bellezza originaria.
L’itinerario espositivo prende in esame il contesto politico e culturale in cui Jan van Eyck sviluppò il suo linguaggio visivo ‒ fu determinante il legame con la corte del duca di Borgogna Filippo il Buono ‒ e si sofferma sui temi e i soggetti cari a Jan van Eyck – dalle raffigurazioni sacre ai paesaggi ai ritratti –, sottolineando l’attenzione riservata dall’artista al mondo che lo circondava e alla impeccabile resa delle sue peculiarità attraverso l’olio e la luce.
La mostra Van Eyck. An optical revolution costituisce l’occasione per una visita a Gent, città d’arte delle Fiandre in grado di conquistare i visitatori di tutte le età grazie alla robusta offerta culturale e alla vivace atmosfera che si respira durante tutto l’anno. Dai musei MSK e SMAK – Museo Civico d’Arte Contemporanea; dagli esempi di architettura gotica agli edifici moderni, come la sorprendente biblioteca De Krook; dalle proposte gastronomiche fino agli spettacoli dal vivo e ai concerti, Gent si candida a destinazione ideale per un soggiorno di coppia, con gli amici o in famiglia.
www.visitflanders.com/it
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[Immagine in apertura: Jan van Eyck (Maaseik?, c. 1390 – Bruges, 1441), The Annunciation, c. 1434-1436. Oil on panel, transferred onto canvas 92.7 x 36.7 cm. National Gallery of Art, Washington, Andrew W. Mellon Collection, dettaglio]