La Collezione Guatelli è la più importante collezione di scatole di latta per l’olio d’oliva esistente. La casa editrice SilvanaEditoriale ha deciso di raccontarne la storia in un nuovo volume: un percorso per immagini lungo un secolo.
Quando pensiamo all’olio di oliva ci soffermiamo immediatamente sul senso evocato dal suo gusto morbido, sugli utilizzi che di questo prodotto possiamo fare, sulla ricchezza millenaria dell’“oro giallo”, protagonista della nostra tradizione culinaria. Eppure la storia dell’olio passa inevitabilmente anche attraverso la storia dei tanti recipienti che lo hanno di volta in volta contenuto, conservato, protetto.
Lo sanno bene Riccardo e Tiziana Riva Guatelli, storici produttori di contenitori per olio e collezionisti che, unendo negli anni l’utile al dilettevole, hanno raccolto una incredibile varietà di scatole di latta, mettendo in piedi la più importante collezione sul tema: una serie di circa 6mila elegantissimi contenitori litografati, immortalati e debitamente raccolti all’interno di una nuova pubblicazione.
Portato sugli scaffali da SilvanaEditoriale, e anticipato da una serie di testi introduttivi firmati tra gli altri da Francis Ford Coppola e dalle curatrici del volume – Manuela Guatelli Giamminola e Daniela Lauria –, Lattine Italiane per Olio d’Oliva 1860-1960. Collezione Guatelli (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) ripercorre la genesi e i risultati più affascinanti dell’intera collezione: dalle scatole per l’esportazione a quelle destinate al mercato interno, prodotte tra la fine del XIX secolo e la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Sapientemente suddivise in capitoli, le immagini trascinano il lettore in un mondo romantico e senza tempo, dove le fantasiose illustrazioni dei singoli contenitori dimostrano l’attenzione tutta particolare destinata dai produttori di olio a questi imballaggi, affatto secondari nelle strategie di vendita.
Un percorso visuale in cui progresso tecnologico-industriale e ricerca creativa si incontrano raggiungendo risultati altissimi, sia dal punto di vista commerciale che nella trasmissione del gusto e dei nuovi linguaggi dell’arte.