Jaca Book torna in libreria con un nuovo volume. Un catalogo di fotografie in bianco e nero che racconta la passione di Robert Doisneau per il mondo della musica. Una sequenza di ritratti di artisti e girovaghi, accomunati dall'amore per le sette note.
Robert Doisneau è forse il fotografo che più di tutti, nelle sue immagini, ha saputo meglio rappresentare il sentimento dell’amore. Iconico è il suo “baiser” del 1950: due ragazzi che, nella caotica Parigi, si fermano in mezzo alla folla per baciarsi appassionatamente.
Meno conosciuta, eppure altrettanto rappresentativa, è l’attenzione che l’artista francese dedicò durante la sua carriera alla sfera musicale, scattando decine e decine di ritratti di jazzisti, cantanti e dilettanti di strada alle prese con i loro strumenti. Una sequenza di immagini vibranti ed energiche, raccolte oggi all’interno di un nuovo volume portato in libreria da Jaca Book (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina).
Curato da Clémentine Deroudille, e accompagnato da un testo del giornalista Gino Castaldo, il libro – dal titolo Doisneau e la Musica – propone oltre cento fotografie (molte delle quali inedite) che attestano la passione del fotografo per il mondo delle sette note, indagato in tutte le sue forme: dalla classica al jazz, dal be-bop al rock alternativo. L’artista esplora, macchina fotografica al collo, locali, sale prove e concerti per le strade di Parigi, catturando momenti sia pubblici che privati di artisti sconosciuti e di celebrità. E a emergere, in primo luogo, è l’aspetto “umanista” di ognuno di questi scatti.
Che si tratti di Édith Piaf, di Georges Brassens, di Aznavour o Yves Montand, le grandi stelle della musica non sembrano infatti troppo distanti dalla gente “comune” quando vengono immortalate con uno strumento in mano. Musicisti di strada e girovaghi con le loro fisarmoniche in spalla sono omaggiati da Doisneau alla stessa maniera delle celebrità, dimostrando l’universalità, la gioia e la purezza del suono, inteso evidentemente come linguaggio accomunante e fraterno. Un catalogo ben curato, per conoscere un aspetto forse non a tutti noto della ricerca di questo maestro del Novecento.