Era il 1909 quando Maria Montessori pubblicava “Il metodo della pedagogia scientifica”. Il nuovo fumetto edito da BeccoGiallo ne ripercorre le vicende, offrendo ai lettori uno sguardo sull'ideazione e sulla diffusione del famoso sistema educativo.
Mentre alla Mole Vanvitelliana di Ancona continua con successo la mostra Toccare la Bellezza, inedito “duetto” tra Bruno Munari e Maria Montessori, la casa editrice BeccoGiallo esce in libreria con un singolare tributo a fumetti, tutto dedicato all’amata educatrice italiana. Si tratta di Maria Montessori. Il metodo improprio (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina), un volume che ripercorre, con disegni e parole, l’ideazione e l’espansione del famoso sistema educativo sviluppato dalla pedagogista alla fine dell’Ottocento.
Sceneggiato da Alessio Surian e Diego Di Masi – entrambi specialisti nell’ambito dell’inclusione e della partecipazione sociale – e disegnato da Silvio Boselli, il fumetto affronta, attraverso la voce e i ricordi della stessa Montessori, le vicende legate alla diffusione delle sue scuole nel mondo, a partire dalla prima “Casa dei bambini” – fondata in un edificio popolare di Roma nel 1907 –, fino all’apertura dei primi centri educativi negli Stati Uniti, in Olanda, e poi ancora in Ungheria, India e Inghilterra.
Alla base della trama, naturalmente, le osservazioni legate al celebre metodo utilizzato dall’educatrice, fondato sull’osservazione dei bambini e sulla sperimentazione con l’ambiente e con i materiali. Riprodotte attraverso illustrazioni dal piglio “morbido”, in grado di sposare al meglio il tema pedagogico dell’opera, le tavole scorrono senza particolari espedienti narrativi, riuscendo tuttavia a portare a compimento le intenzioni del volume: offrire al lettore uno sguardo “interno” al lavoro della Montessori, e alle conquiste (non senza difficoltà) di una donna e scienziata simbolo della nostra cultura.