Archiviati i progetti a Palermo, Catania e Favignana, Vittorio Sgarbi torna a parlare di arte siciliana. È lui il curatore di “Novecento ‒ Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione”, un percorso storico che abbraccia i migliori risultati dell'arte locale dagli anni Venti del Novecento a oggi.
Era il 2014 quando Vittorio Sgarbi decise di indagare lo “stato di salute” dell’arte in Sicilia, selezionando un ricco corpus di opere portate in mostra, in maniera itinerante, da Favignana a Palermo a Catania. Quell’esperienza, che accolse ben 60mila visitatori nelle sue tre sedi, è oggi alla base di una nuova esposizione, da pochi giorni inaugurata nella cornice del Convitto delle Arti di Noto, in provincia di Siracusa. Una ricognizione vasta e ragionata sulle evoluzioni dell’arte della Trinacria, dai primi del Novecento al presente.
Curata anche in questa occasione dal critico ferrarese, la mostra – dal titolo Novecento – Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione – è un tributo, e un atto di amore, alla Sicilia, ai siciliani e alla “sicilitudine”, espressa attraverso circa duecento opere considerate rappresentative dell’essenza e della tradizione isolana.
A caratterizzare il percorso espositivo (allestito fino al 30 ottobre) è un ampio ventaglio di dipinti, fotografie e sculture concepiti da maestri storicizzati, da autori meno conosciuti e dai protagonisti dei nostri anni, chiamati a offrire un punto di vista sul presente in relazione alle complessità e al fascino del territorio locale.
Dal ritorno all’ordine degli anni Venti al decennio fra gli anni Trenta e Quaranta, che suggellò la fine del rapporto con l’Avanguardia inaugurando un nuovo filone figurativo giocato tra modernismo e tradizione. Un percorso, quest’ultimo, rappresentato al meglio da Renato Guttuso, artista rappresentativo dello spirito regionale, qui presente con la Vucciria – che approda al Convitto dopo la lunga “trasferta” a Montecitorio.
E poi ancora i corpi nudi di Bruno Caruso, i bagnanti di Fausto Pirandello e gli esiti di tutti quegli artisti che, nel corso della loro carriera, hanno saputo mettere al centro la luce e l’estro creativo dell’isola, “esportandone” la bellezza e la tradizione anche oltre i confini dello Stretto.
[Immagine in apertura: Vista dell’allestimento della mostra Novecento ‒ Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione]