I libri “inzuppati” dall’acqua granda di Venezia diventano opere d’arte

29 Febbraio 2020

Cuoghi Corsello per Libricontrocorrente, photo Costantino Muciaccia 2020.

Tutti abbiano ancora in mente le immagini di Venezia allagata, nell’ultima drammatica inondazione dello scorso novembre. Mentre la pioggia battente si calava sulla città mettendola in ginocchio, tre giovani studentesse dello IED – Istituto Europeo di Design di Milano provavano a fare qualcosa, mettendo in gioco tutta la loro creatività.

Nasce da qui il progetto di Maria Vittoria Miccoli Minarelli, Ambre Carladous e Anna Carera, dal titolo Libricontrocorrente: una serie di volumi troppo danneggiati dall’acqua per essere rimessi in vendita, “salvati” dalla libreria Acqua Alta di Venezia e convertiti in opere d’arte da mettere all’asta. L’obiettivo? Devolvere gli introiti delle vendite alla Fondazione Querini Stampalia, drammaticamente compromessa dalla marea.

LIBRI D’ARTISTA

Realizzati dagli studenti della sede IED di Milano, i libri si presentano come oggetti poetici, interpretati liberamente da ognuno dei giovani autori partecipanti. Dopo una prima asta benefica online – che ha visto la vendita di oltre cento pezzi –, lo scorso 16 febbraio altre trenta opere sono state vendute a Palazzo Vizzani, nel cuore di Bologna. A realizzare quest’ultimo corpo di lavori, sedici autori del capoluogo emiliano, selezionati in collaborazione con l’Associazione Alchemilla (tra gli altri Stefano Arienti, Wainer Vaccari, Rosa Galindo e Karin Andersen).

L’ultimo gruppo di opere restanti sarà in mostra presso la Libreria Bocca di Milano, dal 9 al 29 marzo. Anche in questo caso i libri potranno essere ammirati e acquistati dal pubblico, chiamato a contribuire in maniera attiva a questo lodevole progetto.

[Immagine in apertura: Cuoghi Corsello per Libricontrocorrente, photo Costantino Muciaccia 2020]