Paesaggi onirici e sospesi, città silenziose e deserte. Sono le ambientazioni realizzate da John Marx, architetto di successo con la passione per l'acquerello e la poesia. Un nuovo libro raccoglie la sua produzione recente, sul tema del rapporto tra uomo e spazio urbano.
È poetica e multiforme la ricerca di John Marx, co-fondatore e direttore artistico dello studio di architettura californiano Form4. Progettista di successo, Marx è infatti riconosciuto da tempo anche per i suoi acquerelli: visioni di paesaggi sognanti che indagano il senso profondo dell’abitare.
Una parte consistente della sua recente produzione trova oggi spazio all’interno di un nuovo raffinato volume edito da Oro Editions. Si tratta di Études – The Poetry of Dreams + Other Fragments, una raccolta di 84 studi su carta sul tema dell’architettura. Come di consueto nella ricerca di Marx il soggetto di ogni composizione qui presentata è lo spazio: lontano dall’iperrealismo dei render e dall’asetticità del disegno progettuale, gli acquerelli raccontano paesaggi metafisici a colori. Gli elementi urbani riempiono in modo pacato la composizione, donando un senso di tranquillità e respiro che suggerisce nuove metafore nella relazione tra uomo e ambiente esterno.
Ma non è tutto. Le singole immagini (che saranno presentate a Palazzo Mora durante la prossima Biennale di Architettura di Venezia) sono infatti alternate a una serie di componimenti poetici: quaranta testi lirici – scritti dall’autore – che completano ed estendono la riflessione artistica, donando ai temi trattati maggiore sofisticatezza. Ad arricchire le 160 pagine, infine, tre saggi critici di Pierluigi Serraino, Laura Iloniemi e dello stesso John Marx.
[Immagine in apertura: John Marx, The Long View, 1988]