L'emergenza Coronavirus sta avendo i suoi effetti devastanti anche nel sistema culturale. Urge allora trovare risposte, offrire soluzioni, cercare prospettive per una ripartenza. Ci prova l'UNESCO, con una serie di confronti pubblici sui suoi canali web.
La quarantena imposta dall’epidemia sta mettendo a dura prova l’economia internazionale, condizionando in maniera drastica ogni componente del nostro sistema. Tra i settori maggiormente afflitti dallo stato di emergenza attuale c’è senza dubbio quello della cultura e della creatività: un comparto essenziale eppure delicatissimo che, travolto dalla situazione pandemica, rischia di portare allo stadio di non-ritorno debolezze e contraddizioni pregresse.
Si calcola infatti che, al momento, oltre l’80% dei siti del patrimonio mondiale hanno sbarrato le loro porte al pubblico, con ripercussioni gravissime su intere comunità e sull’operato di migliaia di professionisti lasciati nell’incertezza più totale. Similmente musei, teatri, cinema e istituzioni culturali di varia natura contano giornalmente perdite enormi, trovandosi costretti, di conseguenza, a licenziare personale vista l’assenza di risorse. Un panorama surreale, insomma, che coinvolge operatori di ogni ordine e grado, e a cui l’UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura – prova oggi a rispondere con una nuova iniziativa.
Stiamo parlando di ResiliArt, il movimento globale nato dalla necessità di far fronte alla crisi attuale, attraverso un dibattito aperto a chiunque possa contribuire alla riflessione. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di calcolare l’impatto economico e sociale e i risvolti negativi dell’emergenza, individuando tutti insieme una strategia di intervento per contenere i danni (soprattutto quelli a lungo termine) di questa situazione.
Il primo incontro pubblico è previsto per domani 15 aprile 2020 – Giornata Mondiale dell’Arte – sui canali web dell’UNESCO. L’appuntamento vedrà la partecipazione di diplomatici ed esperti del settore come Ernesto Ottone R., Jean Michel Jarre, Angélique Kidjo, Deeyah Khan, Luis Puenzo, Nina Obuljen-Koržinek e Yasmina Khadra. A questo primo intervento ne seguiranno altri durante le settimane a venire. Ma soprattutto ResiliArt invita ogni professionista del settore culturale a stimolare il dibattito in maniera autonoma sui propri social network, puntando l’attenzione su tematiche di interesse pubblico, amplificando il coinvolgimento degli utenti e la risonanza di questa discussione.
[Immagine in apertura: il Parco archeologico di Ercolano, sito italiano UNESCO]