Si chiama “Memoryscapes” ed è la prima piattaforma online interamente dedicata al cinema privato. Un lavoro di archiviazione e digitalizzazione di pellicole inedite, per racchiudere e trasmettere la memoria del nostro Paese.
In un momento storico delicato come quello che stiamo attraversando, in cui l’orizzonte futuro si prospetta quanto mai incerto, volgere lo sguardo al passato – alla nostra tradizione, alla storia e alla cultura che ci hanno preceduti – sembra la chiave di lettura più efficace per interpretare il presente e costruire ciò che sarà. Per queste ragioni risulta assai puntuale e significativa la creazione di Memoryscapes, la piattaforma presentata da Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, con l’obiettivo di raccogliere l’immenso patrimonio storico e visuale del nostro Paese.
Realizzato grazie al contributo di registi, storici del cinema e docenti di riferimento del settore, l’archivio online presenta circa trentamila pellicole originali e inedite in formato ridotto (Super8, 8mm, 16mm, 9,5mm), girate per lo più in maniera amatoriale tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del secolo scorso. A colori o in bianco e nero, ognuno di questi filmati “fatti in casa” racconta di storie intime, momenti di collettività, frammenti di vita privata e di manifestazioni pubbliche curate e catalogate per la prima volta in maniera così densa e ragionata.
“Memoryscapes è una sfida, quella di mettere a disposizione di un vasto pubblico la grandezza del nostro archivio” dice Paolo Simoni, responsabile del progetto. “Per noi è un traguardo fondamentale: dopo quasi vent’anni in cui abbiamo raccolto, digitalizzato, catalogato pellicole provenienti da tutta Italia, siamo felici di riuscire a renderle, progressivamente, visibili a tutti”.
Guardando le prime mille pellicole già presenti sul sito di Home Movies, nostalgia, ricordo e spunti per approfondimenti storici si mescolano in modo rivelatorio, accompagnando lo spettatore in una mappa di eventi (e sentimenti) allo stesso tempo intimi e universali. I filmini di famiglia – testimonianze sbiadite di matrimoni, picnic primaverili e pranzi domenicali con i parenti – si alternano a quelli delle feste per la Liberazione dopo la fine della guerra; e poi ancora le immagini delle vacanze sulla riviera adriatica negli anni Trenta, le proteste studentesche e le staffette in bicicletta dei campioni del ciclismo durante il Giro d’Italia. Un percorso visivo straordinario, insomma, per viaggiare nel tempo e nello spazio di un’Italia perduta e ritrovata.