La casa editrice Éditions B42 porta in libreria un nuovo volume dedicato agli scatti del fotografo Gérard Ifert: una documentazione delle porte d'ingresso e delle vetrine (coloratissime) delle mesticherie parigine.
Il fascino di una città come Parigi sta tanto nelle sue opere architettoniche monumentali, quanto nei suoi scorci e negli angoli meno esplorati – frammenti di una “giungla” urbana capace di regalare bellezza e poesia in maniera spesso inattesa. Lo sapeva bene Gérard Ifert, fotografo svizzero classe 1929, trasferitosi nella capitale francese poco più che ventenne.
Deciso a catturare l’essenza della Ville Lumière con la sua Rolleiflex, l’artista setacciò la città in lungo e in largo. Una parte interessante e forse poco nota della sua attività fotografica viene oggi raccolta in Paris Colours, il nuovo volume portato in libreria da Éditions B42 (nell’immagine in apertura courtesy Gérard Ifert).
Composto di appena cento pagine, il libro presenta una ricca e affascinante raccolta di fotografie realizzate tra il 1953 e il 1954. Ad accomunare ognuna delle immagini, un soggetto decisamente inconsueto: le porte d’ingresso delle botteghe di colori e vernici. Dipinte con fantasie geometriche e cromatismi, le saracinesche e le inferriate di questi locali rivelano tutta la vitalità della cultura popolare parigina. Una sequenza visiva accattivante, per respirare (almeno con la fantasia) l’atmosfera delle rue e dei boulevard di questa magica città.