67 street artist da tutto il mondo hanno partecipato a un nuovo evento, ideato con l'obiettivo di esplorare i confini tra spazio pubblico e privato. Si tratta di “Home MuralFest”, una rassegna (digitale) ideata da Axel Void.
Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria abbiamo seguito con attenzione gli sviluppi della street art, curiosi di conoscere come l’arte urbana si sarebbe adattata alla nuova situazione. Le prime risposte al lockdown erano arrivate dal duo italiano Lediesis e dallo street artist Pejac – quest’ultimo autore di una campagna social che invitava il pubblico a disegnare sulle finestre delle proprie abitazioni. Proposte fantasiose, seguite dalle opere ben più risonanti di Banksy e Saype, capaci di adattare la loro ricerca ai limiti del momento.
Alla lunga lista di iniziative si aggiunge ora l’Home MuralFest, una rassegna di arte urbana pensata con l’obiettivo di esplorare i confini tra sfera privata e mondo esterno. Ognuno dei partecipanti (in totale sono ben 67) è stato infatti invitato a realizzare un’opera su una parete della propria abitazione, sostituendo le facciate esterne dei palazzi con i muri del soggiorno, della cucina o del proprio corridoio. Un’operazione simbolica per riflettere sui limiti e sulle potenzialità del nostro spazio fisico.
Rivolto ad artisti di tutto il mondo – dall’Argentina alla Francia, dal Portogallo agli Stati Uniti – il festival ha avuto ufficialmente luogo dal 12 al 30 aprile sul canale Instagram e sul sito internet di Void Projects – la piattaforma culturale ideata dallo street artist Axel Void. È qui che le opere sono state esposte in versione digitale e sono tutt’ora visibili: tra queste, l’intervento nel cortile di casa di HNRX, l’abbraccio disegnato sulla porta di uno scantinato da Troy Lovegates e il dipinto di Jacoba Copenhagen, realizzato sulla parete del proprio studio. Ognuna delle opere è presentata insieme a una serie di fotografie del luogo prima dell’intervento, e da video che ne documentano la lavorazione.
Visto il riscontro positivo dell’iniziativa, inoltre, il festival avrà una seconda sessione nel mese di maggio (la line-up al momento è in definizione). Nel frattempo, se siete street artist o semplicemente avete voglia di confrontarvi con le pareti della vostra abitazione, potete realizzare un’opera e condividerne le foto online attraverso l’hashtag #Homemuralfest. Il risultato sarà una sorta di indagine pubblica sulle evoluzione della street art in queste giornate di quarantena.
[Immagine in apertura: Alex Senna, Home Muralfest 04-2020 © Courtesy the artists]