Al Castello di Rivoli la pandemia va sul grande schermo

22 Giugno 2020

La Manica Lunga del Castello di Rivoli, photo Andrea Guermani

Dal cinema alla realtà. Dalla realtà al cinema. L’obiettivo del Castello di Rivoli è chiaro: indagare la rappresentazione della pandemia attraverso l’arte cinematografica, offrendo al pubblico una programmazione con alcune tra le pellicole più eloquenti sul tema del contagio. Come a dire: il lockdown è finito, ma meglio ripassare la lezione!

In programma a partire dal 26 giugno, Pestifera – questo il titolo della rassegna, in calendario ogni venerdì fino al 24 luglio – avrà luogo nel giardino esterno del museo, presentandosi come una validissima alternativa alla fruizione al chiuso (nonostante la recente riapertura di cinema e teatri).

IL PROGRAMMA

A inaugurare il ciclo di proiezioni – curato da Carolyn Christov-Bakargiev, Irene Dionisio e Fulvio Paganin – sarà il film La Peste a Firenze, pellicola d’inizio Novecento di Otto Rippert sugli effetti devastanti della febbre spagnola nel primo dopoguerra. A rendere il tutto ancora più speciale sarà la sonorizzazione dal vivo del compositore Riccardo Mazza.

Ma gli incontri a seguire non saranno da meno. Il 3 luglio toccherà a Nosferatu, il film di Werner Herzog del 1978, mentre le inquietudini di Lars von Trier caleranno sul Castello il 10 del mese, con il secondo capitolo della “trilogia europea” Epidemic. A chiudere la lunga lista di appuntamenti, accompagnati da aperitivi e letture filosofiche sul tema, il nuovo film Buio di Emanuela Rossi.

[Immagine in apertura: La Manica Lunga del Castello di Rivoli, photo Andrea Guermani]