Le trasposizioni a fumetti di romanzi del passato sono sempre più frequenti. Alle tantissime di cui vi abbiamo già parlato negli ultimi mesi si aggiunge ora anche “Piccole donne”: un classico della letteratura per ragazzi, trasformato in graphic novel grazie a Claudio Nizzi e Nadir Quinto.
Il mondo del fumetto sta vivendo un periodo di grande fermento, tanto nei numeri – con un rialzo delle vendite importante e una presenza sugli scaffali delle librerie sempre più massiccia – quanto nelle proposte, capaci di coinvolgere sia le fasce più specialistiche che quelle meno esperte. E proprio a quest’ultima “fetta” di pubblico si rivolgono in particolare i riadattamenti a balloon di romanzi e capisaldi della letteratura mondiale: opere singole che ripropongono, attraverso il disegno, le trame dei grandi libri del passato.
Dopo la memorabile versione manga della Divina Commedia del maestro Go Nagai, l’edizione illustrata del capolavoro Sostiene Pereira di Pierre-Henry Gomont o la più recente rivisitazione della Fattoria degli animali di George Orwell, fa oggi il suo debutto un nuovo volume, dedicato a un classico immancabile nelle librerie di ragazze e ragazzi: Piccole donne.
Scritto e disegnato a quattro mani da Claudio Nizzi e Nadir Quinto – e pubblicato dalla casa editrice Allagalla –, il libro (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) ripercorre per immagini le avventure delle quattro sorelle March e il loro passaggio dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta.
Rimanendo fedeli alle descrizioni originali del romanzo di Louisa May Alcott, le protagoniste emergono ognuna con la propria personalità: se una è responsabile l’altra è vulcanica, se una è vanitosa e viziata l’altra è timida e paziente. La descrizione degli ambienti e la caratterizzazione delle sorelle è da manuale, così come la resa psicologica dei diversi caratteri. Una prova squisita di come le immagini possano sostituire le parole, senza farne necessariamente sentire la mancanza.