C'è tempo fino al 15 settembre 2020 per partecipare al concorso internazionale di progettazione che invita designer, architetti, accademici, artisti, poeti, filosofi, scrittori a ripensare radicalmente l'istituzione museale, rendendola un soggetto protagonista di azioni a favore dell'ambiente.
C’è anche Lucia Pietroiusti, curatrice di General Ecology alle Serpentine Galleries di Londra e del progetto Sun & Sea (Marina), con cui la Lituania si è aggiudicata il Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, tra i membri della giuria di esperti chiamata a valutare i progetti candidati al concorso Reimagining museums for climate action. Aperta a designer, architetti, accademici, artisti, poeti, filosofi, scrittori, professionisti dei musei e gruppi multidisciplinari, la competizione incoraggia a formulare idee e visioni radicali, nonché nuovi approcci progettuali, organizzativi ed esperienziali ai musei, in vista delle sfide del futuro in ambito ambientale.
Non si tratta, dunque, di sviluppare proposte legate a specifiche tipologie o categorie di musei oppure circoscritte a una struttura museale, come solitamente avviene. Il concorso punta infatti a raccogliere proposte in grado di “sconvolgere e sovvertire le basi stesse del pensiero museologico per sostenere azioni significative sul clima“. Per questo i candidati sono chiamati a immaginare musei in grado di svolgere un ruolo da protagonista nel processo per la definizione di un futuro più equo e sostenibile dal punto di vista climatico.
Cosa possono essere i musei? Cosa devono essere? Come possono sfruttare a pieno il proprio potenziale per creare il futuro che vogliamo? Come possono collaborare più efficacemente tra loro, con altri settori e con una società più ampia per realizzare azioni positive sul clima? In che modo le nuove forme di architettura e innovative esperienze museali possono colmare il divario tra natura e cultura? Che aspetto avrebbe un museo non antropocentrico? Sono alcune delle domande aperte lanciate dal concorso, al quale sarà possibile rispondere, presentando gli elaborati indicati nel bando, entro il 15 settembre 2020, previa registrazione entro il 31 luglio 2020.
I risultati di Reimagining museums for climate action saranno resi noti l’8 ottobre; i migliori progetti saranno in mostra a Glasgow, a partire dal 1° marzo 2021, in vista dell’attesa Cop26 – UN Climate Change Conference, prevista dal 1° al 12 novembre 2021.
[Immagine in apertura: Exhibition venue Glasgow Science Centre]