Lo statunitense Tony Oursler torna con un nuovo progetto digitale: un'immersione multisensoriale ospitata sulla pagina web della galleria Lehmann Maupin. Tra le opere create per l'occasione anche un filtro Instagram che mette in discussione i canoni del ritratto tradizionale.
La ricerca di Tony Oursler intreccia da sempre scultura, proiezioni multimediali e performance. Una commistione visuale e sensoriale che trova oggi forma in un nuovo progetto digitale elaborato durante le settimane di quarantena: stiamo parlando di Magical Variations, la mostra in corso fino al 7 agosto sulla piattaforma online della galleria newyorkese Lehmann Maupin.
Presentata come uno dei progetti più intimi mai elaborati dall’artista statunitense – meglio noto per le sue opere su larga scala e le sue installazioni immersive –, la rassegna punta i riflettori sul concetto di fatalità: quanto, di quello che giornalmente ci accade, può essere spiegato attraverso i parametri della razionalità? In altre parole: siamo sicuri che ciò che succede “per caso” sia davvero frutto della coincidenza e dell’accidentalità? Una serie di disegni su carta prova ad approfondire la questione, conducendo l’osservatore in un “trip” sensoriale in cui istintività gestuale, internet culture, leggende urbane e immagini cliniche si mescolano rivelando qualcosa di anomalo, disturbante ma per più di una ragione “familiare”.
Parallelamente al progetto, l’artista ha inoltre sviluppato un nuovo filtro Instagram pensato per stravolgere il nostro aspetto facciale. Si chiama Facewreck, ed è stato creato in sinergia con la graphic designer Katharine Wimett. L’obiettivo dell’applicazione è sensibilizzare gli utenti sui limiti e sulle nuove frontiere della ritrattistica.
Una volta posizionati di fronte all’obiettivo del proprio dispositivo, i volti delle persone subiscono infatti una serie di variazioni: la bocca si muove autonomamente, gli occhi si aprono e chiudono da soli, mentre una voce esterna sussurra parole che ci spingono a esplorare i territori del nostro subconscio. Il risultato è un’immagine del nostro viso allo stesso tempo statica e in movimento: un “dipinto” multisensoriale che ribalta i canoni della ritrattistica tradizionale.
[Immagine in apertura: Screenshot of Facewreck Instagram face filter created by Tony Oursler, 2020 With technical support from Katharine Wimett. Courtesy Tony Oursler and Lehmann Maupin, New York, Hong Kong, and Seoul]