Disegno o scultura? Le divertenti opere di Jean Jullien a Nantes

13 Luglio 2020

Filili Viridi, le Jardin des plantes, Le Voyage à Nantes 2020, Installation de L'Arroseur © Ville de Nantes - Jean-Félix Fayolles. Credit Le Voyage à Nantes

Nonostante moltissimi festival artistici in Europa siano stati cancellati a causa dell’emergenza sanitaria, alcuni hanno provato a resistere virando verso soluzioni nel segno della sicurezza e del distanziamento sociale. Così è stato, ad esempio, per Le Voyage, il festival estivo nato con l’obiettivo di raccontare la città di Nantes – in Francia – attraverso opere d’arte coinvolgenti e in sintonia con l’ambiente urbano.

Giunta alla sua nona edizione – e diretta da Jean Blaise –, l’iniziativa avrà luogo dall’8 agosto al 27 settembre. In questo arco di tempo parchi, strade e angoli nascosti della città bretone saranno “invasi” da sculture mastodontiche, installazioni luminose e interventi a cielo aperto, con l’obiettivo di trasformare lo spazio pubblico in un percorso artistico animato e a tratti surreale.

LE SCULTURE DI JEAN JULLIEN

Fiore all’occhiello di quest’anno saranno senza dubbio le simpatiche sculture di Jean Jullien, create appositamente per Le Jardine des Plantes – il giardino botanico comunale situato in Rue Stanislas Baudry. È qui che, per tutta la durata dell’iniziativa, saranno installate le coloratissime opere dell’artista francese: grandi figure cartoonesche dall’aspetto buffo e amichevole, sistemate in parti diverse dello spazio verde e in perfetto dialogo con la natura del posto.

Realizzate in metallo e dipinte con vernici di vario colore, le opere (grandi fino a 8 metri di lunghezza) raffigurano creature dall’aspetto “gommoso”: alcune di esse riposano nel laghetto del parco, altre si abbracciano facendo un girotondo intorno ai tronchi secolari del giardino.

LE ALTRE OPERE DI QUESTA EDIZIONE

Le opere rappresentano solo una parte delle 58 installazioni previste in città: oltre alle creazioni di Jean Jullien, infatti, il festival ospiterà le sculture sognanti di Stéphane Thidet – realizzate per il Theâtre Graslin –, le installazioni immaginifiche di Martine Feipel & Jean Bechameil – presenti in Place Clémence Lefeuvre – e le grandi ceramiche di Elsa Sahal in Place Royale. E poi ancora i lavori di Claude Ponti, Karina Bish e Delphine Coindet: maestri dell’illustrazione e dell’arte pubblica, chiamati a dare un nuovo volto alla città.

[Immagine in apertura: Filili Viridi, le Jardin des plantes, Le Voyage à Nantes 2020, Installation de L’Arroseur © Ville de Nantes – Jean-Félix Fayolles. Credit Le Voyage à Nantes]