Dopo il lockdown, il Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto ha riaperto con una serie di novità. A partire dall'installazione di Marco Lodola sulla piazza esterna del museo: a dare il benvenuto ai visitatori è un carosello di sculture luminose.
Nuovi progetti espositivi stanno prendendo forma sotto alla monumentale cupola trasparente progettata da Mario Botta per il Mart Rovereto. Da qualche giorno – e fino all’1 novembre 2020 – il museo di Rovereto darà il benvenuto ai visitatori con Circled, la scenografia luminosa progettata per l’istituzione trentina da Marco Lodola. L’artista, classe 1955, noto per le sculture luminose che negli anni sono diventate il “fil rouge” della sua produzione, ha infatti realizzato un intervento site specific per la piazza semicoperta del museo.
Si tratta di un cerchio di luce e colore, il cui perimetro è definito da ballerini, animali e creature fantastiche. Le sculture che lo compongono, alcune delle quali alte tre metri, ricalcano la circolarità della cupola di Botta, dando vita a un “tributo all’immaginazione che sembra scaturita dalla potenza narrativa delle fiabe“. Un carosello di opere, da ammirare con pienezza all’arrivo della sera, che introduce all’interno 5.000 metri quadrati di spazi espositivi del Mart.
Oltre al progetto outdoor di Lodola, concepito come una forma di “incontro” tra architettura e scultura, e all’esposizione permanente, periodicamente ampliata con specifici focus, per l’estate 2020 il Mart Rovereto propone Carlo Benvenuto. L’Originale. Scelta come appuntamento per la ripartenza dopo il lockdown, questa mostra ripercorre la produzione dell’artista originario di Stresa in circa sessanta lavori. Realizzati dagli anni Novanta a oggi, dipinti, fotografie e sculture danno vita a un unico grande componimento metafisico – visitabile fino al 18 ottobre 2020. Ad affiancarlo, una serie di “contrappunti d’eccezione” selezionati dallo stesso Benvenuto: esaminando i capolavori delle Collezioni del Mart, l’autore ha infatti individuato gli autoritratti di tre grandi maestri del primo Novecento – Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Renato Guttuso –, divenuti così parte integrante del percorso.
Resteranno inoltre aperte fino al 23 agosto le due mostre dedicate al tema dell’immagine nel XX secolo. Si comincia con Italo Zannier. Fotografo innocente, in cui viene esposta —per la prima volta in assoluto — la collezione personale di albi fotografici e fotografie del noto intellettuale, docente e fotografo, primo titolare di una cattedra di Storia della fotografia in Italia, nonché figura di riferimento per il riconoscimento della disciplina nel nostro Paese. Aperta anche I diari. Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, dedicata al duo artistico, che ha indagato i grandi drammi del XX secolo e si è aggiudicato, nel 2015, il Leone d’Oro alla Biennale d’Arte di Venezia. La mostra arriva a due anni dalla scomparsa di Ricci Lucchi.
[ Immagine in apertura: Marco Lodola, installazione Circled al Mart Rovereto. Ph Mart – Jacopo Salvi ]