Il mito di Pompei rivive al Grand Palais di Parigi

2 Luglio 2020

Reconstitution rue pompéienne © GEDEON Programmes

Negli ultimi mesi vi abbiamo raccontato in più occasioni le scoperte affiorate dal sottosuolo e tra le rovine del Parco Archeologico di Pompei. La “città immortale”, sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., è infatti da anni al centro di un massiccio piano di riqualificazione delle aree dissestate: interventi che, dopo un lungo e inglorioso periodo di assenza di manutenzione, hanno provveduto a mettere in sicurezza diverse aree del sito, ma soprattutto a intraprendere nuove operazioni di scavo come non succedeva da decenni.

A raccontare il cammino storiografico e le vicende archeologiche legate al celebre Parco è oggi il Grand Palais di Parigi, con un progetto espositivo interamente dedicato alla storia plurisecolare di questo fiore all’occhiello della nostra tradizione.

UN PROGETTO IMMERSIVO

Allestita nel Salon d’honneur dell’istituzione francese, e visitabile fino al 27 settembre, la mostra Pompeii presenta spettacolari proiezioni, riproduzioni digitali e filmati ad altissima definizione del passato e del presente della città campana: un percorso scientifico e allo stesso tempo emozionale per rivivere i fasti di uno dei simboli per eccellenza dell’Impero romano, annientato improvvisamente dalla forza distruttiva della natura.

Realizzato in collaborazione con il sito campano, e grazie alle tecnologie avanzate offerte dalla società GEDEON Programmes, il percorso espositivo è caratterizzato da quattro aree immersive con immagini, musiche e suoni della città che accompagnano i visitatori in un “viaggio” senza tempo.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Ad accogliere il pubblico è la serie di ricostruzioni in 3D di Pompei: le strade viste dall’alto grazie all’impiego dei droni e le ricostruzioni visuali guidano gli spettatori nella vita effervescente del luogo, ponendo in risalto la ricchezza e l’ebbrezza della provincia imperiale prima dell’evento funesto.

Gli episodi successivi dell’itinerario – curato dal direttore del Parco Massimo Osanna – si soffermano invece sulle epoche recenti, raccontando la riscoperta della città sepolta, le negligenze che a lungo ne hanno compromesso il mantenimento e i piani di riqualificazione attuali, con un occhio di riguardo alle ultime scoperte: dal dipinto dei gladiatori combattenti alle decorazioni fanciullesche rinvenute nell’area di Civita Giuliana. A chiudere il percorso è infine lo spazio riservato agli affreschi: riproduzioni digitali a grandezza naturale per contemplare in tutto il loro splendore le pitture murali che decorano le più belle ville pompeiane.

[Immagine in apertura: Reconstitution rue pompéienne © GEDEON Programmes]