Fino al 10 gennaio 2021 a Palazzo Braschi si può tornare bambini, assaporando l'esperienza del gioco manuale sperimentata dalle passate generazioni. L'occasione è "Per Gioco. La collezione dei giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina", con oltre 700 pezzi esposti.
Bambole, case di bambola, treni, aerei, navi, automobili, castelli, libri, arredi per l’infanzia, slittini, tricicli, carrozzine, pattini a rotelle: sono oltre settecento i giocattoli antichi esposti in occasione della mostra Per Gioco. La collezione di giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina, al via questo fine settimana nelle sale di Palazzo Braschi, a Roma. Dopo il rinvio, causa pandemia, la rassegna apre finalmente i battenti, introducendo i visitatori di tutte le età in un magico e nostalgico universo, in cui si intrecciano memoria e infanzia, design e passione, collezionismo e ricerca.
Nelle sei sezioni tematiche – La città e la campagna; Giochi di strada e di cielo; Il bambino in movimento; La famiglia; Il lavoro; Il viaggio –, che occupano ben ventidue vani al primo piano del museo, si potranno infatti ammirare esemplari rari o unici, raccolti in quasi trent’anni dallo svedese Peter Pluntky. Dal 1970 al 1999, il collezionista è stato in grado di riunire 10664 pezzi, eterogenei per fattura, epoca e materiali che tuttavia, in larga parte, sono riconducibili alla cosiddetta “età d’oro del giocattolo”, ovvero il periodo compreso tra il 1860 e il 1930.
A partire dal 2005, tale collezione è di proprietà di Roma Capitale ed è stata affidata alla Sovrintendenza Capitolina. Nella storia di questa raccolta, oltre alla figura di Peter Pluntky, rientra anche il collezionista perugino Leonardo Servadio, cui si deve un ulteriore arricchimento di tale patrimonio. Il risultato è che, attualmente, la collezione si basa su 32 tipologie distinte e 99 categorie merceologiche. Oltre la metà dei giocattoli presenti sono di fabbricazione tedesca, un quarto di produzione svedese; i restanti si devono alle manifatture francese, italiana, inglese e americana. In occasione della mostra ogni elemento selezionato è stato sottoposto a un intervento di manutenzione e restauro.
Nell’allestimento, curato da Enzo Pinci, non mancano le suggestioni e le sorprese: percorsi labirintici assicurano una visione “ravvicinata” e dinamica dei giocattoli esposti, mentre una affascinante video-animazione li “riporta in vita”. Realizzata dal videomaker, musicista e designer Francesco Arcuri ricorrendo a due tecniche – stop motion e animazione digitale 2D –, immagina un mondo in miniatura popolato da questi antichi giochi: fedelmente ricostruiti nei loro minimi dettagli, sono protagonisti di un’azione che si svolge sullo sfondo di una vivace città.
[Immagine in apertura: Treno a vapore con loocotender a due vagoni in legno. Courtesy Sovrintendenza Capitolina]