A partire dal 2016, il collettivo Anonymouse ha iniziato a comporre installazioni in miniatura nello spazio urbano: sorprendenti e minuziose ricostruzioni in scala, che immaginano l'esistenza di una sorta di mondo parallelo, davanti ai nostri occhi, a misura di topi...
“Portare un po’ di magia quotidiana ai bambini e ai pedoni che passano” è l’obiettivo degli anonimi componenti del collettivo Anonymouse, autori dal 2016 di incredibili “microcosmi” a misura di topolini in giro per le strade d’Europa. Ispirandosi dichiaratamente alle suggestioni delle opere della scrittrice Astrid Lindgren, “mamma” di Pippi Calzelunghe, e dell’illustratrice e autrice inglese Beatrix Potter, cui si deve l’ideazione dell’amatissimo Peter Coniglio, questo gruppo di creativi progetta e ricostruisce minuziose, quanto verosimili, miniature di ristoranti, librerie, negozi di dischi e locali jazz potenzialmente abitabili da topi. Ipotizzando che siano dotati di gusti affini ai nostri, AnonyMouse dà così vita a una sorta di “città nella città”, rigorosamente in formato ridotto, lungo i marciapiedi.
La prima realizzazione, datata dicembre 2016, è stata il bistrot italiano denominato “Il topolino”, un grazioso locale provvisto di ampia vetrata su strada e di una tenda a strisce bianche e rosse che omaggiava la convivialità e la passione per il cibo del Bel Paese. Già in questa “opera di debutto”, per così dire, si può evidenziare un aspetto chiave dell’intera operazione: all’interno, appesi alle pareti come quadri, si possono riconoscere francobolli italiani, indice dell’estrema accuratezza e della cura per ogni singolo particolare che Anonymouse riserva a ciascun intervento. “Ci piace pensare che parte del fascino delle nostre installazioni sia che potrebbero essere realizzate da chiunque“, raccontano i promotori del progetto, che preferiscono mantenere anonime le rispettive identità, ritenendole meno importanti del risultato finale.
Ugualmente “avvolte nel mistero” sono anche le prossime destinazioni in cui AnonyMouse metterà a punto le proprie installazioni: per non perdere d’occhio neppure una delle sorprendenti opere del collettivo – e analizzare tutti i curiosi dettagli che sono stati fin qui realizzati – il consiglio è consultare periodicamente il profilo Instagram del collettivo. Dalle iconiche copertine dei dischi che hanno fatto la storia della musica, rigorosamente reinterpretate, ai poster affissi alle pareti, che pubblicizzano eventi di cui sono protagonisti “artisti topi”, fino agli arredi in scala nei quali vengono reimpiegati scarti di oggetti di uso quotidiano, come i tappi delle bottiglie, vi stupirete a riconoscere che non manca davvero nulla!
[Immagine in apertura: Photo credit Anonymouse]