Arcana Edizioni porta in libreria un nuovo volume in omaggio ai musicisti e ai cantanti dimenticati della nostra tradizione: artisti controversi e controcorrente, scomparsi prematuramente o finiti nel dimenticatoio.
Quattordici artisti italiani, sette “maledetti” e sette “dimenticati”. Sono loro i protagonisti dell’ultimo volume portato in libreria da Arcana Edizioni: una ricognizione su cantanti e musicisti della nostra tradizione accomunati da un destino infame che ha inciso sul loro successo.
Curato da Elisa Giobbi, La morte mi fa ridere, la vita no – questo il titolo del libro (nell’immagine in apertura: un dettaglio della copertina) – presenta una serie di testimonianze e interviste relative a figure come Fred Buscaglione, Piero Ciampi, Luigi Tenco, Gabriella Ferri, Mia Martini e Rino Gaetano. E poi ancora Daniele Pace, Ugolino, Franco Fanigliulo, Stefano Rosso e Massimo Riva: artisti di grande talento e aspettativa a cui la vita ha voltato le spalle in maniera fortuita e improvvisa.
Affrontato con piglio narrativo, il volume è un omaggio “tardivo ma doveroso” a questi protagonisti della canzone italiana che, nonostante le traversie e le esistenze spesso brevi e sfortunate, hanno saputo lasciare il loro segno gettando le basi per modelli di suono e di poesia mai ascoltati prima. Autori controcorrente e controversi, a cui finalmente il mondo della musica prova a pagare pegno.