Ad accendere di nuovo i riflettori sulle vendite e sui passaggi di opere d'arte avvenuti nella Germania nazista è l'ultimo "episodio" della tormentata vicenda del dipinto di Camille Pissarro, di cui divenne proprietario il Barone Thyssen-Bornemisza nel 1976.
Fu per evitare di finire in un campo di concentramento e per ottenere il visto che le avrebbe consentito di fuggire dalla Germania nazista che nel 1939 l’ebrea tedesca Lilly Cassirer Neubauer scelse di vendere un dipinto di Camille Pissarro, che aveva ereditato, a un prezzo inferiore al suo valore di mercato. Con l’acquisizione dell’opera, l’olio su tela Rue Saint-Honoré in the Afternoon. Effect of Rain, eseguito nel 1897, da parte del mercante d’arte e membro del partito di Hitler Jakob Scheidwimmer, prese avvio una controversa vicenda, protrattasi per decenni e definitivamente chiusa solo pochi giorni fa, con la sentenza emessa dalla nona sezione della Corte d’Appello degli Stati Uniti.
In seguito a quel primo passaggio, infatti, il destino dell’opera si è più volte intrecciato con alcuni dei più drammatici passaggi della storia del Novecento: passò rapidamente a un secondo acquirente, Julius Suizbacher, prima di essere sequestrato dalla Gestapo. Lilly Cassirer Neubauer, che ne aveva perso le tracce, al termine della Seconda Guerra Mondiale intentò una causa contro la Germania. Era il 1950 e nel corso di quel decennio il dipinto del maestro francese passò dall’Europa agli Stati Uniti: fu acquistato da una galleria di Beverly Hills su iniziativa del collezionista americano Sydney Brody, che nel 1952 incaricò una persona di sua fiducia di curarne la vendita. Il nuovo proprietario divenne così un importante collezionista del Missouri. Parallelamente Lilly Cassirer Neubauer raggiunse un accordo commerciale con il governo federale tedesco, accettando un risarcimento di 120mila marchi tedeschi calcolato sulla base del valore di mercato dell’opera in quel momento, ovvero nel 1958.
Tutto finito? Non esattamente, dato che la sorte aveva ancora in serbo per Rue Saint-Honoré in the Afternoon. Effect of Rain ulteriori passaggi complicati. Nel 1976 ad acquistare il dipinto da una prestigiosa galleria di New York fu il Barone Thyssen-Bornemisza, il cui nome resta indissolubilmente legato a una delle più straordinarie collezioni di arte moderna e contemporanea del mondo. Seguirono anni di sostanziale tranquillità, fino al colpo di scena imprevisto: quarantaquattro anni dopo l’accordo tra Lilly Cassirer Neubauer e il governo tedesco, ventisei anni dopo l’acquisizione del dipinto da parte del Barone e a nove anni di distanza dal suo ingresso nella Fundación, la famiglia Cassirer avanzò una prima richiesta di recupero del dipinto.
Fu il primo atto di una complessa stagione, scandita da azioni legali tra Europa e Stati Uniti, in cui a essere messa in discussione fu la regolarità della vendita alla Fundación Thyssen-Bornemisza. Non solo: negli anni a seguire i legali dei Cassirer hanno tentato di dimostrare che al momento dell’acquisizione del dipinto, nel 1976, il defunto Thyssen-Bornemisza fosse a conoscenza di tutte le fasi del passato del dipinto, comprese quelle meno “trasparenti” e al limite della legalità. La recente sentenza emessa dalla Corte d’Appello ha respinto all’unanimità gli argomenti dei Cassirer, riconoscendo la Fundación Colección Thyssen-Bornemisza come legittima proprietaria del dipinto e tornando ad affrontare il tema sempre attuale delle opere d’arte nella Germania nazista.
[Immagine in apertura: Camille Pissarro, Rue Saint-Honoré in the Afternoon. Effect of Rain (1897) Oil on canvas. 81 x 65 cm. Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid]