Dichiarata ispirazione cinematografica e piena consapevolezza delle imminenti sfide che attendono l'umanità, in conseguenza del cambiamento climatico, sono alla base del progetto Anthénea, la prima suite galleggiante ecologica al mondo sviluppata da un architetto navale francese.
Una cosa è certa: Anthénea non passa inosservata. La prima suite galleggiante ecologica al mondo – “avventurosa, mobile, inaffondabile, autonoma“, come recita il claim che la accompagna – nasce da un’intuizione dell’architetto navale Jean-Michel Ducancelle ed è dichiaratamente ispirata alla capsula galleggiante già vista in The Spy Who Loved Me, uno dei film della fortunata serie di James Bond. L’incontro tra il progettista francese, “ossessionato” dall’idea che gli essere umani debbano essere messi nella condizione di sperimentare soluzioni abitative a più stretto contatto con l’ambiente naturale, compreso quello marino e sottomarino, e il visionario imprenditore Jacques-Antoine Cesbron ha portato alla genesi di Anthénea.
Pensata per stimolare nuove forme di turismo, pienamente consapevoli dell’impatto individuale nei contesti marini e delle imminenti sfide che attendono l’umanità sul fronte ambientale – a partire dall’innalzamento del livello del mare, in conseguenza del cambiamento climatico –, Anthénea si caratterizza per la struttura sferica, messa a punto sulla base del principio naturale della “tensione superficiale”. In altre parole, la sua forma, garantiscono i progettisti, è “ottimale per resistere alle condizioni estreme che si possono incontrare in acqua“.
“Semplicemente adagiata sull’acqua, come un fiore di loto“, Anthénea è dotata di un sistema di ancoraggio con vite di sabbia che le consente di non arrecare danni all’ecosistema sottomarino come avverrebbe nel caso delle più comuni fondazioni in mare. A garantire l’autonomia energetica è l’utilizzo della fonte solare: sulla sua distintiva cupola sono infatti installati pannelli solari che le consentono di soddisfare le richieste energetiche interne e di scaldare l’acqua.
Il concetto “produce ciò che consuma e rilascia solo acqua pulita” viene applicato anche agli scarichi. Pensata per singoli viaggiatori che desiderano vivere una memorabile esperienza a contatto con il mare, amplificata anche dalla scenografica vetrata che permette di osservare costantemente la vita sottomarina, è al momento disponibile in più modelli, tra cui la versione SPA. Si candida inoltre a possibili “usi aggregati”, ovvero a essere impiegata in strutture ricettive direttamente collocate in mare – i cosiddetti Anthénea villages –, dotate di pontili galleggianti che connettono le singole suite galleggianti.
[Immagine in apertura: Credits Anthénea-Alcove by the sea]