Liesbeth van der Pol, Nathalie de Vries, Maurice Nio, Kees Kaan, Ellen van Loon e Marijn Schenk sono alcuni dei progettisti di base nei Paesi Bassi che hanno preso parte al programma "Planet Netherlands", un ciclo di approfondimenti e interviste, veicolati attraverso video pubblicati sui social network, che ripercorre gli ultimi due decenni di progettazione nel Paese.
Nel 1998 lo studio di architettura UNStudio realizzò un’abitazione privata destinata rapidamente a farsi strada nella stampa di settore, conquistando il proprio posto nei volumi di storia dell’architettura contemporanea. Costruita a Het Gooi, nei pressi di Amsterdam, la Möbius House trasferiva alla scala architettonica il “nastro di Möbius”, prevedendo un uso sistematico degli spazi abitati nel corso delle 24 ore attraverso uno schema funzionale formato da due linee continue intrecciate.
A più di venti anni di distanza dalla sua realizzazione, Möbius House continua a far parlare di sé, dimostrando di non aver esaurito la peculiare carica sperimentale. Un destino comune anche ad altri progetti che si susseguiti negli ultimi due decenni nei Paesi Bassi, esplicito riflesso di una cultura progettuale coraggiosa e audace, dovuta anche a un’impostazione normativa meno rigida di quella italiana. Non è dunque un caso che anche questo edificio sia stato incluso in Planet Netherlands, il progetto promosso dall’Ambasciata e dal Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia e coordinato da The Architecture Player, la piattaforma italiana che opera nel campo della comunicazione e divulgazione per il settore architettura, “a metà tra un archivio e una rivista“.
Avviato nel mese di giugno e ancora fruibile online – sui canali social ufficiali dell’Ambasciata e del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia –, il programma si è sviluppato nell’arco di otto settimane: un periodo di tempo nel corso del quale sono stati condivisi video e short-film dedicati a “casi architettonici” significativi dei Paesi Bassi. Il fulcro di Planet Netherlands sono dunque le opere di architettura – da esempi di residenza privata a interventi nello spazio pubblico, fino a strutture destinate ad accogliere pubbliche amministrazioni –, descritte dai rispettivi autori – fra loro Liesbeth van der Pol, Nathalie de Vries, Maurice Nio, Kees Kaan, Ellen van Loon, Marijn Schenk – nel corso di conversazioni con l’architetto, docente e curatore Marco Brizzi. Tra gli obiettivi del programma, oltre alla possibilità di cogliere aspetti inediti della ricerca architettonica dei Paesi Bassi, rientra anche una riflessione sulle potenzialità del mezzo audiovisivo come strumento di indagine, comprensione e analisi dell’architettura e della città.
[Immagine in apertura: UNStudio, Möbius House. Photo by Christian Richters