È un evento espositivo davvero eccezionale quello che andrà in scena oltremanica dal 4 dicembre 2020. Per la prima volta, 65 dipinti della Royal Collection britannica saranno riuniti in una mostra e offerti allo sguardo del grande pubblico, che avrà l'opportunità di ammirare, fra gli altri, i capolavori di Tiziano, Rembrandt, Vermeer, van Dyck e Canaletto.
Anche le residenze reali devono sottoporsi a qualche lavoro di ristrutturazione e in questo caso a beneficiarne non saranno soltanto gli illustri inquilini, ma pure i tanti appassionati di arte che potranno lustrarsi gli occhi con capolavori mai esposti prima al grande pubblico.
L’occasione è data dal restauro della Picture Gallery di Buckingham Palace, a Londra, dove trovano abituale dimora i 65 dipinti che animeranno la mostra Masterpieces from Buckingham Palace, in programma dal 4 dicembre a gennaio 2022 nella Queen’s Gallery dell’iconico edificio d’oltremanica.
Canaletto, Tiziano, van Dyck, Rembrandt e Lorenzo Lotto saranno soltanto alcuni dei protagonisti di una rassegna che promette di analizzare l’uso e le sfumature dello strumento pittorico nell’arco dei secoli attraverso le scelte compositive e tecniche degli artisti. Dalle efficaci soluzioni coloristiche di Rubens al “realismo” di Lotto e Vermeer fino agli impeccabili dettagli suggeriti da Canaletto e ai richiami classici di Parmigianino e Guido Reni, saranno molte e affascinanti le declinazioni della pittura prese in esame dalla mostra londinese.
Non mancheranno i rimandi alla storia della Picture Gallery nel corso delle epoche, in seguito alla acquisizione della Buckingham House da parte di George III e della regina Charlotte nel 1762. Ben 34 dipinti esposti furono acquistati dal loro figlio, George IV, il quale incaricò l’architetto John Nash di trasformare la Buckingham House nella principale dimora della Corona inglese durante gli anni Venti dell’Ottocento. Sempre a Nash si deve la creazione della Picture Gallery, ideata per custodire la collezione di dipinti di George IV.
[Immagine in apertura: Royal Collection Trust / © Her Majesty Queen Elizabeth II 2020]