Ad Aosta l’Impressionismo tedesco si mette in mostra

8 Agosto 2020

Philipp KLEIN, Sulla spiaggia di Viareggio, 1906, olio su tela (© Landesmuseum Hannover)

Nato in Francia intorno al 1870 con l’obiettivo di opporsi al formalismo della pittura tradizionale, l’Impressionismo trovò seguaci e ammiratori anche oltre i confini gallici, conquistando il sentimento di moltissimi artisti italiani, belgi e inglesi. Ad attrarli la ricerca istintiva e gestuale di autori come Claude Monet, Edgar Degas e Pierre-Auguste Renoir. Una nuova mostra in corso al Museo Archeologico Regionale di Aosta si sofferma sui risvolti di questa corrente in Germania, portando in rassegna una ricca selezione di opere provenienti da una delle collezioni di arte moderna più celebri al mondo.

Stiamo parlando di Impressionismo tedesco. Liebermann, Slevogt, Corinth dal Landesmuseum di Hannover, un progetto espositivo con oltre settanta capolavori selezionati per offrire uno sguardo sugli ideali impressionisti all’interno del contesto alemanno.

GLI IMPRESSIONISTI TEDESCHI AD AOSTA

Curata da Thomas Andratschke e Daria Jorio, e aperta fino al 25 ottobre, la mostra presenta dipinti, stampe e sculture per la maggior parte mai esposti al di fuori dei confini della Germania. Partendo dal rapporto con la corrente francese, il percorso espositivo si sviluppa in tre sezioni cronologiche. La prima, relativa ai pionieri della pittura paesaggistica tedesca, offre uno sguardo sulla produzione di autori come Carl Blechen, Franz Lenbach e Hans Thoma: artisti che abbandonarono il chiuso dei loro atelier per dipingere monti e vedute en plein air.

Il secondo “capitolo” del tragitto punta invece i riflettori sui capolavori dei più celebri impressionisti tedeschi: Max Liebermann, Max Slevogt e Lovis Corinth, che con le loro ricerche si opposero meglio di altri al gusto conservatore dominante, sposando l’idea di una pittura leggera e luminosa. Un insegnamento, quello dei tre maestri, preso in prestito dai loro successori, protagonisti dell’ultimo episodio espositivo, dedicato ad artisti come Max Feldbauer, Henrich von Zügel e Philipp Klein di Mannheim. Nel complesso, un’occasione unica di indagine, studio e valorizzazione di autori forse a noi poco noti, ma di grande interesse all’interno dello scenario tra Ottocento e Novecento.

[Immagine in apertura: Philipp Klein, Sulla spiaggia di Viareggio, 1906, olio su tela (© Landesmuseum Hannover)]