Cercasi sei specialisti per il censimento delle architetture italiane del secondo Novecento

17 Settembre 2020

Photo by Daniel McCullough on Unsplash

C’è tempo fino al 13 novembre 2020 per candidarsi al bando per la selezione dei sei collaboratori di ricerca che nei prossimi mesi si occuperanno del Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento. L’avviso, pubblicato sui siti di entrambe le istituzioni promotrici — la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali —, è finalizzato all’individuazione di specialisti nel campo dell’architettura cui spetterà il duplice compito di aggiornare i dati di 4256 schede del Censimento e di normalizzarli sulla base di specifici criteri, di tipo sia quantitativo, sia qualitativo, come la capacità di innovazione tecnologica.

Si tratta della prima tappa del progetto Ereditare il presente. Architettura italiana dal 1945 > Conoscere | Tutelare | Valorizzare e consentirà di disporre di una piattaforma online su cui verranno mappati, secondo modalità omogenee, gli esempi di architettura contemporanea considerati di particolare valore artistico all’interno del territorio nazionale. “Aspettiamo quindi le candidature, perché siamo certi che il coinvolgimento di specialisti del settore darà un contributo fondamentale dal punto di vista scientifico aprendo la strada a una collaborazione continuativa con la Fondazione“, ha dichiarato l’architetta Margherita Guccione, al vertice della DGCC del MiBACT.

I REQUISITI RICHIESTI AI SEI SPECIALISTI

Per la partecipazione all’avviso ai candidati sono richiesti: la cittadinanza italiana “o altra nazionalità con perfetta conoscenza della lingua italiana”,  il godimento dei diritti civili e politici, l’assenza di condanne penali e il conseguimento —  da non oltre 10 anni — di un diploma di specializzazione e/o il dottorato di ricerca in materie afferenti all’architettura contemporanea ovvero titoli dichiarati equipollenti o equivalenti ai sensi della vigente normativa di settore, anche conseguiti all’estero. La candidatura dovrà essere compilata nel rispetto della procedura disponibile qui.

A valutare le domande pervenute sarà una Commissione di esperti, che terrà conto dei titoli e delle esperienze indicate dai candidati nella domanda e dell’esito del colloquio, cui si accederà per punteggio. Rientrano tra gli elementi di valutazione anche esperienze come la partecipazione a progetti di ricerca in storia dell’architettura, progettazione architettonica e urbanistica, con particolare riferimento ai protagonisti e alle trasformazioni urbane in Italia del secondo Novecento, l’attività nell’ambito della catalogazione e le pubblicazioni scientifiche all’attivo. Un’opportunità da cogliere al volo per gli specialisti di architettura contemporanea che desiderano contribuire in modo concreto alla piena conoscenza di questa disciplina e delle sue più rilevanti testimonianze.

[Immagine in apertura: Photo by Daniel McCullough on Unsplash]