Le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli, presentano “Napoli Liberty”, la grande rassegna dedicata agli stili e ai protagonisti che aderirono al movimento dell'Art Nouveau.
È un tripudio di forme, colori e motivi floreali, quello da poco inaugurato presso le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli. E non potrebbe essere altrimenti, visto il tema del progetto espositivo. Stiamo parlando di Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”, la rassegna che indaga l’originale rapporto tra la città partenopea e l’Art Nouveau, raccogliendo un’eccezionale varietà di opere realizzate alla fine dell’Ottocento all’interno del più ampio contesto della Belle Époque.
Aperta fino al prossimo 24 gennaio – e curata da Luisa Martorelli e Fernando Mazzocca –, la mostra presenta oltre settanta reperti fra dipinti, sculture, gioielli e manifatture, disposti nelle sale della sede museale di Intesa Sanpaolo secondo l’allestimento di Lucia Anna Iovieno. Collocate nello spazio in maniera ariosa e in dialogo con le decorazioni del Salone del Palazzo, le opere testimoniano la grande varietà del genere Liberty: un movimento artistico e culturale che seppe trovare nell’armonia e nelle forme sinuose della natura, un motivo di rinascita e di rinnovato amore per la vita. Una nuova primavera – per riprendere i versi del poeta Salvatore Di Giacomo –, che venne accolta a Napoli con risultati raramente raggiunti altrove.
A inaugurare l’itinerario di visita è la grande sala dedicata ai dipinti di Felice Casorati. Le opere dell’artista – che qui soggiornò tra il 1907 e il 1910 – preludono i lavori di Edgardo Curcio, Francesco Galante, Edoardo Pansini e Raffaele Uccella (fra gli altri), protagonisti del movimento d’avanguardia denominato Secessione dei 23.
Ma com’è noto, la capacità dell’Art Nouveau fu proprio quella di espandersi oltre la superficie della tela e del foglio, per conquistare gli ambiti della scultura, del design e dell’architettura. Ne sono un esempio brillante gli episodi della mostra riservati alle arti applicate, ricchi di oggetti raffinatissimi realizzati dai maestri della Scuola d’arte di Sorrento (nota per la produzione dei mobili a intarsio) e della Scuola del Corallo di Torre del Greco, che si distinse per la lavorazione eclettica e moderna delle pietre dure. Gioielli, spille e fermagli – come quelli di Emanuele Centonze, Vincenzo Miranda e della Manifattura Ascione – allietano l’ambiente del museo, seducendo lo sguardo del pubblico e testimoniando la profonda ricerca estetica di questi autori.
L’ultima sezione del progetto è infine dedicata ai manifesti e alla grafica pubblicitaria, ambito in cui Napoli spiccò tra i maggiori centri italiani. Ne sono una testimonianza i poster, le prima pagine de Il Mattino e le copertine di libri e riviste creati da autori di fama internazionale quali Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Vincenzo Migliaro e Pietro Scoppetta. Maestri della composizione e del colore che seppero fare di uno strumento puramente comunicativo, come il cartellone pubblicitario, una testimonianza impeccabile di eleganza e buongusto.
Vista dell’allestimento della mostra Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”. Foto di Egidio Massa
Vista dell’allestimento della mostra Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”. Foto di Egidio Massa
Vista dell’allestimento della mostra Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”. Foto di Egidio Massa
Vista dell’allestimento della mostra Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”. Foto di Egidio Massa
Vista dell’allestimento della mostra Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”. Foto di Egidio Massa
Vista dell’allestimento della mostra Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”. Foto di Egidio Massa
Vista dell’allestimento della mostra Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”. Foto di Egidio Massa
Vista dell’allestimento della mostra Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”. Foto di Egidio Massa
[Immagine in apertura: Vista dell’allestimento della mostra Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”. Foto di Egidio Massa]