I due quartieri di Cornigliano e Certosa, a Genova, sono stati “invasi” da una serie di opere realizzate da alcuni gruppi di ragazzi dei licei cittadini. Un'operazione educativa e sociale, per invitare le nuove generazioni a vivere e interpretare lo spazio urbano.
Dare la città in mano ai ragazzi, chiedendo loro di interpretarla in base ai sogni, alle paure e alle ambizioni che caratterizzano le nuove generazioni. Da questa premessa prende forma Immaginare Genova, il progetto comunitario e partecipativo curato da BASE Milano, Arci Genova, Bepart e Associazione La Stanza.
Inaugurata ufficialmente lo scorso 3 ottobre, con una serie di tour guidati all’interno del capoluogo ligure, l’iniziativa ha coinvolto alcuni gruppi di ragazze e ragazzi delle scuole medie e superiori dei quartieri di Cornigliano e Certosa. A loro è stato chiesto, attraverso specifici laboratori artistici e creativi, di immaginare lo spazio urbano, reinterpretandolo attraverso l’utilizzo dei linguaggi contemporanei – dalla street art al video, dal disegno digitale alla sticker art.
Il risultato è stato la creazione di collage, animazioni e opere in realtà aumentata, realizzati prendendo spunto da dettagli urbani, storie e personaggi immaginari, ma soprattutto dalla volontà, da parte dei ragazzi, di sentirsi componente attiva della comunità.
Affisse sulle pareti esterne degli edifici, dipinte e allestite nello spazio pubblico, le singole opere – ritratti, frasi e poster di grandi dimensioni – interagiscono con le architetture e gli spazi dei due quartieri, amplificando in maniera inedita le ambizioni e i sentimenti dei giovani partecipanti. Un “museo a cielo aperto”, insomma, che ribadisce l’importanza e il ruolo della creatività come strumento di interazione e di educazione alla condivisione dello spazio.
[Immagine in apertura: Immaginare Genova. Foto courtesy Cartacarbone]