Bologna, città d'elezione del musicista scomparso pochi mesi fa, rende omaggio a Ezio Bosso illuminando una delle proprie vie con una delle sue frasi più celebri.
La musica, al pari delle parole, ha la capacità di resistere al tempo, mantenendo intatta la sua capacità evocativa. Sembra ispirarsi a questo assunto l’installazione luminosa che, durante il periodo natalizio, anima la centralissima via Petroni a Bologna. A splendere di luce sono infatti le parole di Ezio Bosso, il talentuoso compositore, pianista e direttore d’orchestra scomparso pochi mesi fa proprio a Bologna.
La Fondazione Rusconi, che da anni cura la messa a punto delle luminarie nel cuore della zona universitaria, ha voluto rendere omaggio all’artista trasformando una delle sue frasi ‒La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare ‒ in un suggestivo intervento luminoso, che rinsalda il legame fra Ezio Bosso, il linguaggio musicale e la città.
Quello di Bologna non è l’unico omaggio alla memoria di Bosso: risale allo scorso ottobre la scelta della Commissione Toponomastica della Città di Torino di dedicare al musicista il giardino di piazza Statuto, molto amato da Bosso, trovando concordi i suoi familiari. A ricordarlo, infine, è anche il nipote Tommaso, curatore di A life in music, la raccolta discografica appena pubblicata, che contiene quindici registrazioni realizzate fra il 2004 e il 2020, a riprova del multiforme approccio di Ezio Bosso alla musica.
[Immagine in apertura: Italian musician and composer Ezio Bosso performs live on stage during Piano Lessons: Ezio Bosso At Ogr in Turin on December 2, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images for OGR)]