Dopo oltre mezzo secolo è stata portata alla luce una canzone inedita scritta per “2001: Odissea nello spazio”, il film capolavoro di Stanley Kubrick del 1968. Scartata dal regista, la traccia fu composta da Mike Kaplan, storico addetto stampa di Kubrick.
Sono passati oltre cinquant’anni dal debutto di 2001: Odissea nello spazio, capolavoro di Stanley Kubrick e pietra miliare della storia del cinema mondiale. Scritta insieme ad Arthur C. Clarke, la pellicola è tornata recentemente sotto i riflettori in seguito alla scoperta di una traccia musicale: un brano appositamente composto, scartato dal regista durante la produzione del film.
Commissionata dallo stesso Kubrick, la canzone – dal titolo 2001: A Garden of Personal Mirrors – fu realizzata da Mike Kaplan dopo un incontro con il regista nella sede della MGM Records. Creata con l’intento di riflettere l’atmosfera e i temi evocati dalla pellicola, la traccia (che vede la collaborazione della cantante Naomi Gardner) non convinse il film-maker. Poco entusiasta della proposta, Kubrick virò infatti verso una colonna sonora di stampo classico: Così parlò Zarathustra di Richard Strauss (scelta vincente, ancora oggi ricordata come una delle composizioni più celebri del cinema).
Abbandonata dopo il diniego di Kubrick (nonostante la collaborazione tra Kaplan e il regista sia poi continuata in maniera fruttuosa per molti anni a seguire), la canzone è stata recentemente scoperta dalla piccola casa discografica Wave Theory Records, che ne ha rispolverato la storia, offrendo una seconda chance al pezzo.
[Immagine in apertura: American film director Stanley Kubrick looking through a movie camera. Original Publication: People Disc – HG0039 (Photo by Evening Standard/Getty Images)]