L’installazione “cangiante” di Olafur Eliasson a Chicago

20 Gennaio 2021

Olafur Eliasson. Atmospheric wave wall, 2020. Willis Tower, Chicago. Photo: Darris Lee Harris

Il 2021 di Olafur Eliasson comincia all’insegna dell’ambiente e dell’attenzione verso la vulnerabilità della natura. E non poteva essere diversamente, vista la fama dell’artista scandinavo, da sempre capace di coniugare, con straordinaria abilità creatività, attivismo e impegno sociale.

Nell’attesa della grande retrospettiva in calendario alla Fondation Beyeler di Basilea (in apertura il prossimo 18 aprile), Eliasson ha recentemente inaugurato una nuova opera pubblica nel cuore di Chicago: la prima installazione all’aperto firmata dall’artista nella metropoli statunitense.

L’OPERA DI OLAFUR ELIASSON A CHICAGO

Collocata in maniera permanente su una facciata esterna della Willis Tower, l’iconico grattacielo progettato negli anni Settanta da Bruce Graham e Fazlur Khan, l’opera ha l’aspetto di un enorme murale tridimensionale: un mosaico di tessere di metallo tondeggianti, incastrate fino a evocare la superficie ondosa di un fiume. Il riferimento non è casuale: Atmospheric Wave Wall – questo il titolo del lavoro – è infatti un omaggio al lago Michigan e al fiume Chigago, riferimenti naturali caratteristici del luogo.

Lunga circa diciotto metri e alta nove, l’opera è composta di 1963 piastrelle metalliche colorate con diverse tonalità di blu, proprio a sottolineare il rimando all’elemento fluviale. Le forme concave dei singoli “tasselli” riflettono i giochi di luce causati dal moto della terra intorno al sole, offrendo ai passanti uno spettacolo dinamico e cangiante a seconda dei momenti della giornata.

LE IMMAGINI DELL’OPERA

[Immagine in apertura: Olafur Eliasson. Atmospheric wave wall, 2020. Willis Tower, Chicago. Photo Darris Lee Harris]