Lo Smithsonian Astrophysical Observatory – l'osservatorio astrofisico della nota istituzione americana – ha aperto le sue porte al pubblico... della Rete! Accedendo all'apposita sezione del sito è infatti possibile indagare stelle e pianeti utilizzando strumenti ad altissima precisione. Un'iniziativa a carattere educativo, per avvicinare il pubblico – anche quello meno esperto – ai misteri del mondo celeste.
L’osservazione del cielo è forse uno dei cliché per definizione dell’estetica romantica. Sin dall’antichità, infatti, l’uomo ha riversato nel cosmo sogni, desideri e paure a cui la scienza è stata solo in parte in grado di rispondere. A offrire nuovi strumenti di indagine dell’universo – anche e soprattutto a coloro che, pur non essendo professionisti o non avendone le possibilità, desiderano confrontarsi con la volta celeste – è oggi il dipartimento di educazione scientifica dello Smithsonian Astrophysical Observatory (SAO).
Istituzione pionieristica e da oltre un secolo al centro di importanti operazioni divulgative, la Smithsonian Institution ha infatti deciso di mettere a disposizione del pubblico della Rete i suoi notevoli mezzi per l’osservazione dello Spazio.
Accedendo all’apposita sezione del sito, gli utenti – professionisti, appassionati e studiosi di tutte le età – hanno la possibilità di utilizzare (seppur da remoto) gli strumenti del MicroObservatory Robotic Telescope Network: telescopi ad altissima definizione utilizzati dagli astronomi del SAO durante le loro esplorazioni intergalattiche.
Una volta visionata la porzione di volta celeste che si vuole indagare, gli utenti possono richiedere via mail una immagine ad alta risoluzione delle stelle, delle galassie o della parte di Sistema Solare d’interesse. Uno strumento educativo di grande utilità, soprattutto in un periodo come questo, nel quale istituzioni scolastiche e studenti appaiono sempre più legati dall’utilizzo delle nuove tecnologie.
[Immagine in apertura: Photo by Bryan Goff on Unsplash]