Centinaia di opere d'arte, foto, video, documenti rari e testi: sono solo alcuni dei materiali già consultabili nell'archivio digitale dedicato ad Alexander Calder. Ad annunciare la riprogettazione del database, che ora include anche una mappa interattiva per localizzare le installazioni del celebre scultore in tutto il mondo, è la fondazione è lui intitolata.
Accessibile da qualsiasi luogo; indirizzato a chiunque desideri accrescere le proprie conoscenze; fruibile gratuitamente: questi principi, divenuti sempre più ricorrenti da un anno a questa parte per effetto della crisi sanitaria, sono utili per introdurre il nuovo progetto della Calder Foundation. Intitolata a uno dei più noti artisti statunitensi del XX secolo, conosciuto in tutto il mondo per le sculture di grandi dimensioni e per i mobiles, l’istituzione ha annunciato il lancio del rinnovato archivio digitale dell’autore, accessibile tramite il sito ufficiale.
Sviluppato da uno studio di Brooklyn ed esito di un lavoro triennale, il progetto si inserisce nel percorso di espansione intrapreso dalla Calder Foundation, che intende potenziare la conoscenza sul lavoro dell’artista, avvicinandosi anche a pubblico non specialistico. Molti gli aspetti distintivi dell’operazione, a cominciare dalla facilità di navigazione. L’archivio è stato infatti concepito per incoraggiare la ricerca anche da parte degli studenti, delle persone con minore familiarità verso questo tipo di piattaforme o di chi ancora non conosce la produzione dello scultore. Ricchissimo, e in continua espansione, è il database, per la maggior parte composto da materiali messi a disposizione del pubblico per la prima volta.
Ad attestare l’ampiezza dell’archivio digitale dedicato a Calder sono i numeri che attualmente lo identificano. Tra i contenuti disponibili ci sono 1.377 materiali relativi a opere d’arte, ulteriori 1.000 file, fra fotografie storiche e documenti d’epoca, 48 testi storici e contemporanei redatti dallo stesso artista, nonché dai suoi contemporanei, come Picabia, Duchamp, Léger e Sartre, e da studiosi. Ben 43 i “micrositi” dedicati alle principali mostre, storiche e contemporanee, che nei decenni hanno analizzato e celebrato la sua produzione. Un altro punto forte dell’archivio è la mappa interattiva denominata Calder Around the World, che consente di “viaggiare” fra le installazioni scultoree appositamente realizzate dall’artista per essere collocate nello spazio pubblico, in giro per il mondo.
“Credo che trasformerà la nostra comprensione del suo genio“, ha affermato Alexander S. C. Rower, che presiede la Calder Foundation. Il lancio del nuovo archivio scandisce intanto l’attesa per l’apertura di Alexander Calder: Modern from the Start, la mostra in programma dal 14 marzo al 7 agosto 2021 al Museum of Modern Art. Circa 70 le opere d’arte che saranno esposte nel museo newyorkese; ad affiancarle anche video, fotografie storiche e materiali d’archivio provenienti dalla collezione del MoMA e dalla stessa Calder Foundation.
[Immagine in apertura: Calder’s carte d’identité, issued 3 August 1926 © 2021 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York]