Le città del futuro nelle immagini post-apocalittiche di Fabien Barrau

2 Febbraio 2021

Fabien Barrau, News From The Future. Courtesy Fabien Barrau

Il fotografo francese Fabien Barrau ha provato a immaginare come potrebbe essere il mondo futuro in seguito agli effetti devastanti del cambiamento climatico. Una serie di rendering digitali, tra fantascienza e cruda realtà.

Monumenti storici sommersi da deserti che avanzano impetuosi. Enormi grattacieli metropolitani inghiottiti dalla natura – pronta a riprendersi il suo spazio con voracità. Non stiamo parlando dei fotogrammi dell’ultima pellicola di fantascienza, ma degli scenari ricreati nelle fotografie di Fabien Barrau: paesaggi immaginari che ritraggono il mondo così come potrebbe essere in un futuro non troppo lontano da noi.

GLI SCENARI DISTOPICI DI FABIEN BARRAU

Pubblicati sulla pagina Instagram dell’autore, gli scatti sono parte della serie News From the Future, una sorta di cronistoria visiva dell’annientamento della nostra Terra e della nostra civiltà. Realizzata dal fotografo francese in maniera completamente digitale, a partire da una serie di riprese aree con drone, la raccolta di immagini immortala diverse capitali del mondo occidentale alle prese con le devastanti conseguenze dell’emergenza climatica in corso.

Qualche esempio? Scorrendo le fotografie, frutto dell’abilità tecnica dell’autore, spiccano la Statua della Libertà – celeberrimo monumento degli Stati Uniti semi-sommerso dall’acqua – o il Colosseo romano, circondato da un immenso deserto in mezzo al nulla. E poi ancora l’Arco di Trionfo di Parigi, collocato su un fondale oceanico, la Torre Eiffel, anch’essa sommersa di sabbia, e la città di Chicago, sopraffatta da una giungla che non lascia spazio alla presenza dell’uomo.

IL MESSAGGIO ECOLOGICO

I riferimenti al cinema post-apocalittico sono palesi, così come quelli alla letteratura e all’illustrazione di fantascienza. Tra le opere e gli autori del passato che hanno giocato un ruolo di rilievo nella ricerca visuale di Barrau spuntano il pittore Roland Cat, il film Il pianeta delle scimmie, il thriller distopico di George Miller Mad Max e il documentario del National Geographic Aftermath: Population Zero, dedicato al mondo in seguito all’estinzione dell’uomo.

E proprio il tema ecologico sembra essere la chiave di lettura principale dell’intero progetto artistico: una volta che gli equilibri ambientali saranno definitivamente alterati dalle nostre azioni sconclusionate, siamo pronti a pagare il prezzo del nostro comportamento? Anche se per ora si tratta di fantascienza, le fotografie di Barrau risuonano come un monito a farci carico delle nostre responsabilità, fermando la distruzione del Pianeta prima che sia troppo tardi.