Acquisito dalla Regione Toscana nel 2019, l'archivio fotografico Alinari è uno dei più grandi e prestigiosi al mondo: conta oltre cinque milioni di pezzi, tra fotografie, strumenti tecnici, documenti e libri specializzati. Gestirlo, conservarlo e renderlo fruibile sono gli obiettivi della nuova FAF Toscana – Fondazione Alinari per la Fotografia. Di recente istituzione, sta per prendere sede in una storica villa fiorentina.
A poco più di un anno di distanza dall‘acquisto dell’archivio fotografico dei Fratelli Alinari da parte della Regione Toscana entra in attività la nuova FAF Toscana – Fondazione Alinari per la Fotografia. L’istituzione, nata nel luglio 2020 su impulso della stessa Regione, che nell’operazione ha investito circa quindici milioni di euro, evitando così il rischio di dispersione e smembramento di un patrimonio straordinario, è presieduta da Giorgio van Straten e diretta da Claudia Baroncini. Prossimamente si insedierà a Villa Fabbricotti, a Firenze, un edificio di interesse storico-artistico che dopo gli interventi di adeguamento funzionale ospiterà gli uffici FAF, il suo deposito e gli spazi per la consultazione del patrimonio della ditta F.lli Alinari, nata nel capoluogo toscano nel 1852.
Composto, secondo le stime fornite dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, da ben 5.020.916 beni fotografici, databili dal 1840 ai nostri giorni, tale archivio include tre nuclei. Il primo è formato da materiale fotografico: positivi, stampe e album fotografici, negativi sia su lastra di vetro che su pellicola e incunaboli come dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, e altri oggetti unici. A esso si somma il patrimonio bibliografico, costituito da una biblioteca specializzata, ricchissima di volumi, riviste e libri rari provenienti da nuclei originari diversi. Appartiene alla terza porzione il materiale strumentale, composto da apparecchiature fotografiche, attrezzature storiche da atelier, corredi e altri strumenti tecnici. A tale cospicua parte analogica, inoltre, va a integrarsi quella digitale, anch’essa acquisita da Regione Toscana. A comporla sono 259.692 immagini, con relative banche dati, i sistemi di gestione e di stoccaggio, i marchi e i diritti d’uso delle immagini.
“Oggi siamo in grado di mettere a disposizione di tutti, cittadini, studiosi, ricercatori, il racconto di 150 anni della nostra storia attraverso documenti di grande pregio e di grande bellezza e promuovere la conoscenza di un patrimonio che è una fonte storica unica. Non solo, tra i compiti della Fondazione c’è anche la promozione della cultura dell’immagine fotografica grazie al confronto proposto sul ruolo della fotografia come linguaggio della modernità“. Ad annunciarlo è stato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, tratteggiando il complesso lavoro che spetterà alla Fondazione: accanto all’imprescindibile ruolo nella conservazione, nel restauro e nella messa a disposizione del patrimonio fotografico, FAF punta infatti a farsi promotrice di progetti culturali di alto livello, destinati a una pluralità di pubblici.
In partnership con l’Opificio delle Pietre Dure, la Fondazione Alinari per la Fotografia si è inoltre aggiudicata il finanziamento più alto tra quelli messi a disposizione nell’ambito del bando Strategia Fotografia 2020-Conservazione, indetto dalla Direzione Generale Creativa Contemporanea del MiBACT. Il piano prevede ora interventi a carattere conservativo, il restauro e la digitalizzazione ad alta risoluzione delle opere comprese nel fondo “Oggetti unici”, in modo tale da garantirne la successiva visualizzazione e fruizione sul sito ufficiale della Fondazione.
In attesa della designazione di una propria sede museale, FAF proporrà mostre e iniziative in vari luoghi della città di Firenze e non solo in Italia. Già annunciato il progetto espositivo itinerante Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea, al via nell’estate 2021. Con tappe in Europa, Asia, Africa e America, nelle sedi della rete diplomatico-consolare e negli Istituti Italiani di Cultura, racconterà il Bel Paese e i suoi abitanti attraverso le opere di oltre 75 fotografi. Infine, ha potuto contare sulla partecipazione dell’artista Armin Linke la giornata di studi On Alinari. Archive in Transition, promossa da FAF con la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, finalizzata a studiare le sfide e le strategie poste dal passaggio di un così prestigioso archivio da una proprietà privata a quella pubblica.
[Immagine in apertura: Fratelli Alinari, Veduta di Villa Fabbricotti a Firenze, 25/02/1894. Archivi Alinari Firenze]