La casa editrice Contrasto porta in libreria una raccolta di fotografie inedite di uno dei più grandi maestri dell'obiettivo. Succede con “Fotografie ritrovate, non perse”: 170 immagini mai pubblicate prima scattate in sessant'anni di carriera dal grande Elliott Erwitt.
Cosa succede quando un grande fotografo – uno dei più grandi del nostro tempo – decide di mettere mano ai suoi archivi, a caccia di immagini mai pubblicate prima? La risposta a questa domanda è tutta in Fotografie ritrovate, non perse, la raccolta di scatti inediti realizzati da Elliott Erwitt in più di sessant’anni di attività.
Siamo nel 2018. A novant’anni compiuti, Erwitt decide di volgere il suo sguardo al passato, in cerca di fotografie dimenticate, sconosciute, mai prima di allora uscite dalle scatole della sua sterminata produzione. Sotto i suoi occhi passano circa 600mila immagini, tutte scattate nel corso della sua lunga carriera: da quelle realizzate poco più che adolescente e sviluppate nel bagno di casa, fino ai più recenti incarichi in Scozia e a Cuba. Un tesoro ignoto, debitamente selezionato e “riportato” alla luce attraverso un’operazione quasi “archeologica”, di riabilitazione della memoria.
Mettendo da parte gli scatti più celebri e riconoscibili, con ormai alle spalle una carriera costellata di riconoscimenti e successi, Erwitt decide di guardarsi indietro e, con gli occhi di oggi, scoprire in vecchie immagini significati nuovi, invisibili quando erano state originariamente scattate.
Dall’Europa del dopoguerra all’ex Unione Sovietica, dall’America Latina al Giappone, dagli Stati Uniti a Cuba: le 170 fotografie incluse nel libro (edito da Contrasto) contengono alcuni dei soggetti ricorrenti nella produzione dell’artista membro della Magnum Photos: cani, bambini, situazioni buffe, foto di famiglie immortalate in momenti di convivialità. E poi ancora le foto scattate nel corso dei suoi celebri reportage di fotogiornalismo, ma anche immagini profondamente personali che ritraggono, ad esempio, la prima moglie e la figlia Ellen. Un “tuffo” nella produzione nascosta di uno dei fotografi più amati dei nostri giorni.
[Immagine in apertura: St. James’s Park, Londra, 1952. © Elliott Erwitt / Magnum Photos/ Contrasto]