Il divertente bestiario commestibile di Marianna Balducci

28 Febbraio 2021

"Le cose del mondo sono materia viva con cui giocare, estrapolate dal loro contesto e fotografate su un set bianco come un limbo pieno di possibilità. Conservano la loro ombra che ci fa sembrare che qualcuno le abbia appena lasciate lì proprio per dare a noi il compito di coglierle, come investigatori a caccia di indizi, di quel che le forme ci ricordano, a seconda di quanto l’immaginazione è allenata a portarci lontano. Che il bestiario commestibile finisca poi sul piatto o no poco ci importa, l’importante è aver assaggiato i sapori imprevedibili della fantasia che, si sa, è sempre uno dei condimenti migliori perché sta bene proprio dappertutto". Con queste parole l'illustratrice riminese Marianna Balducci descrive il suo originalissimo "bestiario commestibile", una serie di opere in cui disegno e fotografia si combinano, dando vita a esiti sorprendenti. Recuperando la tradizione, di antiche origini, del bestiario, Balducci la adegua ai tempi che corrono e approda in rete, a partire dal suo profilo Instagram (@mariannabalducci_chidisegna). L'autrice, che ha all'attivo progetti pubblicitari e per l’editoria per bambini e ragazzi e ha vinto il premio "Nati per leggere" con il libro foto-illustrato “Il viaggio di Piedino” (scritto da Elisa Mazzoli, edizioni Bacchilega Junior), con questa collezione apre il campo ad associazioni inaspettate e giocose. Il risultato è un invito a osservare la quotidianità con rinnovato stupore. "Nel bestiario commestibile si gioca ad assaggiare, masticare le informazioni e ricomporle (combinando disegno e fotografia). Succede allora che dal vello della pecora mora (che forse ogni tanto si sente anche pecora nera) faremo marmellate anziché maglioni, che dovremo stare attenti allo scivolosissimo pesce banana, che quel bruco baccello non ci sembrerà proprio un tipo tutto d’un pezzo", come ha raccontato lei stessa.