Il Rijksmuseum di Amsterdam ha annunciato la scelta di collocare, in via permanente, le opere di tre artiste del Seicento nella celebre Gallery of Honour. I dipinti di Judith Leyster, Gesina ter Borch e Rachel Ruysch affiancheranno quelli dei ben più noti “colleghi” Johannes Vermeer e Rembrandt.
Non era mai successo che il Rijksmuseum di Amsterdam, noto per i famosi capolavori della sua collezione, ospitasse i dipinti di artiste donne nella celeberrima Gallery of Honour (la “galleria d’onore” che conserva le opere di Johannes Vermeer, Rembrandt e Frans Hals).
Ebbene, a partire dalla prossima riapertura del museo (momentaneamente chiuso a causa della pandemia), la grande sala accoglierà i dipinti di Judith Leyster, Gesina ter Borch e Rachel Ruysch: autrici che, nonostante lo scarso riconoscimento rispetto ai “colleghi” di sesso opposto, hanno lasciato un segno importante nell’arte fiamminga.
La decisione è solo l’ultima di una serie di operazioni condotte dal museo olandese per valorizzare figure femminili del passato scarsamente rappresentate dall’istituzione. Si inserisce in questo percorso il programma di ricerca dedicato allo studio di artiste, collezioniste, curatrici e donatrici che hanno contribuito a rendere il Rijksmuseum uno dei luoghi d’arte più prestigiosi al mondo nel corso dei secoli.
Le opere delle tre artiste che saranno prossimamente collocate nella Gallery of Honour sono: il dipinto The Serenade di Judith Leyster (del 1629), il Memorial Portrait of Moses ter Borch di Gesina ter Borch e del fratello Gerard ter Borch, e Still Life with Flowers in a Glass Vase – la natura morta realizzata tra 1690 e il 1720 da Rachel Ruysch.
[Immagine in apertura: Rijksmuseum, Gallery of Honour. Photo Erik Smits]