Nel Paese del Sol Levante, la compagnia di danza Moonlight Mobile Theatre ha escogitato un metodo per consentire al pubblico di assistere alle proprie performance. Posizionati all'interno di piccoli cubicoli indipendenti, gli spettatori ammirano gli spettacoli dallo spioncino di una porta che li separa dall'esterno.
Pensare a uno spettacolo dal vivo, e immaginare di poter prendervi parte, è quanto di più lontano ci sia concesso desiderare oggi. I settori del teatro, del cinema e della musica live sono infatti tra i più colpiti dalla crisi in corso: e chissà quanto ancora dovremo aspettare prima di riassaporare il piacere di trovarci di fronte a un concerto o a una performance pubblica. Nell’attesa che ciò avvenga, c’è chi prova a ideare soluzioni per consentire al comparto delle arti performative di continuare a sopravvivere.
Succede in Giappone, dove la compagnia di danza Moonlight Mobile Theatre ha escogitato uno stratagemma per riportare le persone al teatro. Garantendo il distanziamento sociale.
L’idea è piuttosto semplice ed efficace. Gli spettatori sono infatti invitati, singolarmente, a prendere posizione all’interno di piccoli cubicoli semi-aperti, disposti uno accanto all’altro in maniera circolare. Ognuna delle postazioni, non comunicanti tra loro, presenta uno sgabello e una porta (chiusa) da cui fruire dell’evento. Come? Assistendo alle performance di danza dalla fessura della cassetta delle lettere o dallo spioncino, unici canali di “contatto” con l’area dello spettacolo.
Ad avere l’idea è stato il direttore artistico e coreografo del teatro Nobuyoshi Asai, che – a partire dallo scorso dicembre – ha già realizzato una dozzina di spettacoli tutto esaurito. Certo, la capienza del pubblico è decisamente ridotta rispetto a quella di un normale teatro (garantendo accesso a trenta persone massimo alla volta). Eppure questa geniale trovata sta permettendo alla compagnia di continuare a produrre i suoi eventi, con un’ottima risposta degli spettatori, entusiasti, dal canto loro, di ammirare le performance come se fossero bambini al cospetto di qualcosa di proibito.
[Immagine in apertura: PEEPSHOW. Photo credit Moonlight Mobile Theater]